filoberlusconiano
(filo-berlusconiano), s. m. e agg. Chi o che si mostra favorevole nei confronti di Silvio Berlusconi e delle sue scelte politiche.
• Non è consentito alla «fidanzatina di [Gianni] Boncompagni» né di sfilare con altre donne né di pensare né di parlare, a meno che non debba dichiarare, come fece nel ’94, un endorsement filoberlusconiano. (Luigi Galella, Fatto Quotidiano, 25 marzo 2011, p. 16, Telecomando) • In ogni caso, siamo davanti a un evento politico ma tutt’altro che risibile; anzi, agghiacciante, come ha detto [Pier Luigi] Bersani. Non solo per la destra, di cui Berlusconi certifica l’inesistenza e l’irrilevanza ‒ poiché è un’accozzaglia di bande e di cordate che può esistere solo se guidata da lui, solo se è un’estensione della sua personalità ‒, ma per tutto il sistema politico che deve fronteggiare qualcosa che fino a poco fa era impensabile. Come reagirà il Pd, con i suoi problemi interni e di alleanza? E la Lega, spaccata fra [Umberto] Bossi (filo-berlusconiano) e [Roberto] Maroni (che lo è molto meno)? (Carlo Galli, Piccolo, 16 luglio 2012, p. 11, Regione) • Torna ad animarsi il dibattito nel centrodestra, a partire dalle dichiarazioni di Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera e tra i più filo-berlusconiani: «Questo paese non potrà mai essere governato da una posizione lepenista per quanto riguarda il centrodestra». (Giornale d’Italia, 15 settembre 2015, p. 3, Attualità).
- Composto dal confisso filo- aggiunto al s. m. e agg. berlusconiano.
- Già attestato nella Repubblica del 14 marzo 1990, p. 9, Politica (Sandra Bonsanti).