filmabilita
filmabilità s. f. inv. Possibilità di realizzare un film o di essere ridotto a film.
• TorinoFilmLab ha dato vita durante l’ultima edizione della Fiera libraria torinese al Tfl Window, uno sportello di scouting editoriale per scovare nuove storie da film. Lo sportello ha visto due story editor professionisti del Tfl valutare «l’indice di filmabilità» delle opere proposte dagli editori sulla base di cinque criteri fondamentali: plot, personaggi, ambientazione, budget e piano di promozione. Quello degli adattamenti cinematografici di libri è un mercato in costante crescita: secondo l’Aie (Associazione italiana editori), il 27% dei film prodotti in Italia nel 2010 è tratto da libri. (Marco Trabucco, Repubblica, 21 gennaio 2012, Torino, p. II) • Se l’uso massivo della fotografia è stato un rituale collettivo attraverso cui siamo entrati nella modernità (secondo Susan Sontag una società diventa moderna quando una delle sue attività principali consiste nel produrre e consumare immagini), l’era di YouTube sancisce la «filmabilità» e la condivisione di qualsiasi cosa. In pochi anni, YouTube si è trasformato nel più grande archivio digitale della storia, in un dispenser di frammenti audiovisivi che a volte vivono di vita propria. Ma più che strumento di rappresentazione, YouTube diventa un nuovo ambiente in grado di generare profondi mutamenti culturali. (Aldo Grasso, Corriere della sera, 22 marzo 2013, p. 33, Cronache).
- Derivato dall’agg. filmabile con l’aggiunta del suffisso -ità.
- Già attestato nella Stampa del 21 maggio 1964, p. 13, Cultura Spettacoli (L. P.).