FILIPPO Solitario (Φίλιππος ὁ Μονότροπος)
Monaco bizantino, compose circa l'anno 1095 un poema morale in versi politici intitolato Diottra (Δίοπτρα "livello") o regola di vita cristiana, in forma di dialogo fra l'anima e il corpo. L'opera, scritta senza pretese letterarie e in tono popolare, ebbe larga diffusione, come attestano i molti manoscritti che ce la conservano nella forma originale, nel rifacimento di Dionigi Euzoite (sec. XIII), in redazione volgare e in versioni slave. Inoltre l'ultimo dei cinque libri è spesso tramandato separatamente, sotto il titolo di Lamenti (Κλαυϑμοί).
Bibl.: Versione latina della Diottra di J. Pontano, Ingolstadt 1604, riprodotta anche in Migne, Patrolog. graeca, CXXVII, coll. 704-902. Ed. del testo greco secondo un codice della Grande Laura, a cura di S. Lauriotis, Atene 1920, sulla quale v. Studi Bizantini, II (1927), p. 293 seg. Cfr. K. Krumbacher, Gesch. der byzant. Lit., 2ª ed., Monaco 1897, pp. 742-744.