SASSETTI, Filippo
Mercante e letterato fiorentino, nato il 26 settembre 1540. Esercitato per alcun tempo il commercio, si dedicò ben presto agli studî letterarî, che non abbandonò neppur quando, per disagiate condizioni di famiglia, dovette, a 38 anni, tornare alla mercatura. S'iscrisse nel 1568 all'università di Pisa, che frequentò per sei anni, e tornato a Firenze, entrò, nel gennaio del 1574, nell'Accademia Fiorentina e l'anno dopo in quella degli Alterati. Nel 1578 lasciò l'Italia per recarsi a Siviglia, a Madrid e a Lisbona quale soprintendente all'azienda commerciale dei Capponi, e quando gli si offerse occasione di appagare il suo innato desiderio di veder cose nuove, fece vela da Lisbona per l'India, non quale agente del granduca di Toscana per il commercio delle spezierie, come fu detto e ripetuto, ma per assumervi la direzione del traffico del pepe per conto d'un noto mercante portoghese, che ne aveva ottenuto l'appalto dal re di Spagna. Dopo mille peripezie durate un anno e mezzo, il S. sbarcò a Coccino sulla costa del Malabar l'8 di novembre del 1583, e là, tra Coccino e Goa, visse meno di cinque anni, essendo morto a Goa il 3 di settembre del 1588.
Il S. è uno dei più tipici esempî di quei mercanti che nel Medioevo e nel Rinascimento univano alla pratica del commercio attitudini di umanisti e di osservatori di quanto poteva apparir degno di essere ricordato e illustrato. Il S. infatti merita di essere segnalato sì per numerosi scritti letterarî e storici (il Discorso in difesa di Dante contro il Castravilla pubblicato da M. Rossi, Città di Castello 1897; un discorso contro l'Ariosto, pubblicato da G. Castaldi, in Rend. della R. Accad. dei Lincei, XXII, 1913; due Lezioni sulle imprese, delle quali l'una in Prose fiorentine, Firenze 1716-45, II, 11, l'altra inedita; una Sposizione della Poetica d'Aristotile, a stampa in una pubblicazione nuziale, Torino 1863; la Vita di Francesco Ferrucci pubblicata la prima volta nell'Arch. stor. ital., IV, 11, 1853, da C. Monzani e più volte ristampata, stupendamente rappresentativa della figura eroica del Ferruccio; ecc.) e sì per il Ragionamento sopra il commercio tra i Fiorentini e i Levantini pubblicato nell'Arch. stor. ital., IX, e soprattutto per le lettere che inviò dall'India tra il 1583 e l'ultimo anno della sua vita ad amici, al cardinale Ferdinando de' Medici e al granduca Francesco I, che lo aveva incaricato di ragguagliarlo minutamente intorno a quel paese. Nulla si può dire sia sfuggito al S. di quanto ia natura e gli uomini potevano offrire a un acuto osservatore. Ma notizie di eccezionale importanza e di assoluta novità lasciò il S. intorno alle lingue dell'India, in due tra le più famose sue lettere: una diretta a B. Davanzati, l'altra a PierVettori. Nella seconda, del 27 gennaio 1585, egli diceva della grande diversità della lingua parlata dagl'Indiani "da quella nella quale è la loro scienza"; affermava "aver essi la grammatica e servirsene; esser la lingua in sé dilettevole e di bel suono, per i molti elementi. che egli hanno fino a 53; dei quali tutti rendono ragione, facendoli nascere tutti dai diversi movimenti della bocca e della lingua". Con la quale osservazione il S. mostrava, sia pur non esprimendosi con esattezza, di aver già mirabilmente compreso la costituzione fonetica del sanscrito (v. india: Lingue). Ma ciò che ancor più ci sorprende è aver il S. posto mente alle somiglianze che il sanscrito stesso presentava con le lingue europee e averne in qualche modo intuita la parentela, precorrendo così, sia pure empiricamente, ciò che avrebbe affermato W. Jones (v.) alla fine del sec. XVIII e con chiaro fondamento determinato la scienza linguistica all'inizio del sec. XIX.
Ediz.: Lettere edite e inedite di F. S. raccolte e annotate da E. Marcucci, Firenze 1855 (111 lettere di cui le prime 34 erano già uscite sul vol. III, parte IV, delle cit. Prose Fiorentine); Lettere corrette, accresciute e dichiarate con note aggiuntavi la vita di F. Ferrucci, scritta dal medesimo S., Milano 1880 (ediz. curata da E. Camerini con notizie su F. S. e sui suoi scritti. Alle 111 lettere è aggiunta la 85°, pp. 221-25, diretta a Francesco de' Medici, che era stata pubblicata dal De Gubernatis, in Memoria intorno ai viaggiatori italiani nelle Indie Olandesi, Firenze 1867). Una breve scelta di passi interessanti, per cura di G. Raya, Milano 1932.
Bibl.: Omega, Le lettere di F. S., in Morandi, Antologia della nostra critica letteraria moderna, Città di Castello 1890, p. 498 segg.; M. Rossi, Un letterato e mercante fiorentino del sec. XVI: F. S., ivi 1899; S. Ferrara, Un mercante del sec. XVI, F. S., Novara 1906; E. Zaccaria, Contributo allo studio degli iberismi in Italia..., Torino 1905.