MAZZOLA, Filippo
Pittore, nato a Parma circa il 1460, morto ivi nel 1505. Fu prima discepolo del cremonese Filippo Tacconi, poi a Venezia dovette conoscere l'arte del Giambellino e di Antonello da Messina. I suoi quadri sacri hanno un carattere belliniano, e i suoi ritratti invece rivelano l'influsso del grande siciliano. Sua prima opera può essere la Madonna col Bambino del museo di Padova. Seguono Madonna e Santi (1491) nella galleria di Parma e il Battesimo di Gesù (1493), rovinatissimo, oggi nel duomo di Parma; la Risurrezione di Cristo (1497), ora nella galleria di Strasburgo; il polittico (1199) della collegiata di Cortemaggiore, suo capolavoro di soggetto religioso; la Pietà (1500) del museo di Napoli. Ricordiamo ancora, del 1504, la Conversione di S. Paolo della galleria di Parma, il Cristo benedicente già nella raccolta Raczyński e ora a Poznań, la Madonna col Bambino, S. Caterina e S. Chiara del Kaiser-Friedrich-Museum di Berlino, e fra le sue cose migliori e più tardi il Cristo alla colonna della galleria di Zagabria, anch'esso firmato e d'ispirazione antonelliana.
Pittore accurato, ma secco, e di aspro colorito, il M. riuscì efficace ritrattista, cogliendo talora abilmente il carattere rude e arguto dei suoi personaggi. Ritratti suoi si possono ammirare nella R. Galleria di Parma, in quelle di Brera e Borromeo di Milano nella collezione Doria di Roma, nella raccolta Vieweg di Brunswick, nella galleria Czartoryski (Cracovia).
Bibl.: N. Pelicelli, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXIV, Lipsia 1930 (con la bibl. precedente); B. Berenson, Italian Pictures of the Renaissance, Oxford 1932, pp. 355-356.