Teologo (Parigi tra il 1160 e il 1185 - ivi 1236), da non confondere, come un tempo, con F. di Grève; studiò a Parigi, v'insegnò dal 1206, e dal 1218 alla morte fu cancelliere dell'università, nel momento in cui vi si insediarono domenicani e francescani. La sua Summa de bono è di orientamento agostiniano, ma sono già notevoli le influenze aristoteliche in relazione al diffondersi, nello studio parigino, delle opere dello Stagirita; lo schema della Summa è articolato secondo le distinzioni e gradazioni del bene (come bonum naturae e bonum gratiae): soprattutto nelle parti relative alla morale (classificazione delle virtù, dottrina del peccato e in particolare dottrina della sinderesi) l'opera ha esercitato una larga influenza. Per più parti dipende direttamente da un'anonima Summa Duacensis.