FARSETTI, Filippo
Patrizio veneziano, nacque nel 1703, e morì nel 1774 a Venezia, dove trascorse la vita nella comunione dei più eletti ingegni del tempo, particolammente di G. Gozzi. Dai viaggi giovanili a Roma e nella Parigi di Luigi XIV trasse incitamenti all'innato spirito di mecenatismo, onde nacquero insigni istituzioni, la Galleria d'arte nel suo palazzo di Venezia (ora municipio) e il giardino botanico nella sua villa di Sala nel Padovano. In questo accolse le "produzioni più rare dei climi più diversi" pubblicandone egli stesso il catalogo; in quella originali, calchi, copie delle opere d'arte più belle, la cui descrizione, fatta dall'abate Dalle Laste, richiamò subito l'attenzione universale. Prepostovi lo scultore romano Ventura Furlani, aprì la galleria ai giovani poveri, e vi aggiunse dei premî. Fece in essa i suoi primi studî il Canova. Purtroppo ambedue le raccolte andarono perdute.
Bibl.: P. A. Paravia, Delle lodi dell'ab. Filippo Farsetti, in De Tipaldo, Biografie degli uomini illustri, Venezia 1837, IV, p. 62 segg.; G. Dandolo, La caduta della Rep. di Venezia ed i suoi ultimi cinquant'anni, Venezia 1855, p. 116 segg.