FILIPPO di Savoia, principe di Acaia
Figlio di Tommaso III signore del Piemonte e di Guya di Borgogna dovette, giovinetto, contendere con lo zio Amedeo V di Savoia per conservare i territorî ereditati dal padre (1282). Solo nel 1294 riusci a ricuperare Pinerolo e Torino con tutto il territorio compreso fra il Po e la Dora Riparia. Nel 1301 sposò Isabella di Villehardouin, vedova per la seconda volta ed erede del principato di Acaia. Recatosi con la sposa in Grecia, trovò nei grandi feudatarî resistenza ai suoi tentativi di governo regolare. Dopo tre anni ritornò a Pinerolo. Alla discesa di Enrico VII di Lussemburgo, si affrettò a raggiungere l'imperatore, di cui fu vicario in Vercelli, Novara e Pavia, senza riuscire però a mantenervisi come sperava. Nel 1314 si accordò con i Visconti contro gli Angioini e si assicurò il possesso di Fossano; poi nel 1320 si accordò con Filippo di Valois, rappresentante di re Roberto, per difendere i possessi angioini di Piemonte contro i Visconti e riuscì ad avere il possesso di Savigliano. La sua politica espansionista finì per provocare contro di lui una coalizione dei marchesi di Monferrato, di Saluzzo, e dei governatori angioini di Cuneo; ma F., che aveva conservato buoni rapporti con Amedeo V di Savoia (i due principi s'erano impegnati a mutua difesa nel trattato del 1313), potè con l'appoggio dello zio e poi del cugino, il conte Edoardo, resistere all'offensiva generale. F. morì in Pinerolo il 25 settembre 1334. Nel 1312 aveva sposato in seconde nozze Caterina di Vienne, sorella del Delfino di Grenoble, da cui ebbe numerosi figli: Giacomo, Amedeo, Edoardo, Tommaso, Aimone e sei femmine.
Bibl.: Datta, Storia dei principi di Acaia, Torino 1836; F. Gabotto, Storia del Piemonte nella prima metà del sec. XIV, Torino 1894.