Nobile fiorentino (n. 1582 - m. 1614). Forse allievo di Galilei a Padova, ne fu poi uno degli amici più devoti. Fu accademico dei Lincei e della Crusca. Galilei gli dedicò le Lettere sulle macchie solari (due delle quali, la prima e la terza, sono datate dalla Villa delle Selve, a Lastra a Signa, dimora di S.) e lo pose come uno degli interlocutori del Dialogo sopra i due massimi sistemi e dei Discorsi e dimostrazioni matematiche intorno a due nuove scienze.