FILIPPO da Fiesole
Figlio di Bartolomeo, non si conoscono gli estremi anagrafici di questo architetto lapicida, originario di Fiesole (Firenze), documentato dal 1519 in Polonia. Chiamato da Firenze da B. Berrecci, primo architetto e scultore del re Sigismondo I, per lavorare alla cappella Sigismondiana - il mausoleo sepolcrale della dinastia degli Jagelloni presso la cattedrale sul Wawel a Cracovia -, giunse in Polonia prima dell'agosto 1519. In quello stesso anno sporse querela contro il Berrecci ed un secondo direttore dei lavori - N. Castiglione - per il mancato pagamento di 3 zloty polacchi per lavori da lui eseguiti. Successivamente lavorò alla costruzione della cappella nel mese di ottobre del 1521 e poi negli anni 1524-1529. Secondo Mossakowski (1994), eseguì allora tre statue in marmo - S. Venceslao, S. Floriano e S. Giovanni Battista - postenelle nicchie della cappella, ed anche vari pannelli decorativi a bassorilievo, chiamati dallo studioso "gruppo E".
Questa attribuzione è il risultato della definizione delle partecipazioni di tutti gli altri collaboratori del Berrecci, così che, per via di eliminazione, rimangono da assegnare soltanto le tre statue qui nominate. A loro volta esse presentano elementi formali che riconducono ai bassorilievi del "gruppo E". Secondo Mossakowski per la realizzazione delle tre statue F. dovette tener presente le sculture di A. Ferrucci nel duomo di Firenze e il S. Giovanni Battista di Donatello in S. Maria dei Frari a Venezia.Dopo il 1530, essendo peggiorati i rapporti con il Berrecci, F. lasciò la sua bottega, per entrare in società con gli scultori e architetti G. Cini di Siena e B. de Gianotis. Si sa che questo gruppo di scalpellini negli anni 1531-1534 ricostruì la cattedrale a Plock; nel 1533 presero in affitto dal segretario del re J. Deciusz il terreno di Wola Justowska presso Cracovia, per aprirvi una fornace per mattoni e una per la calce; negli anni 1535-1540 ricostruirono la casa in via Kanoniczna 12 a Cracovia per il canonico A. Zebrzydowskj.
Questi edifici sono stati ricostruiti dalle fondamenta, per cui non è possibile stabilire la partecipazione di Filippo. La società eseguiva anche numerose opere scultoree, innanzitutto sepolcri, ma finora non si è cercato di stabilire il contributo personale di Filippo da Fiesole.
Dal 1533 F. era cittadino di Cracovia; ciò fa supporre che a quella data possedesse nella città dei beni immobili, ed inoltre che avesse lasciato il servizio presso il re. F. era unito da pluriennale amicizia con il Cini il quale, partendo nel 1540 per la Lituania, nominò suo procuratore il figlio di F., Floriano. Di quest'ultimo sappiamo soltanto che era nato a Cracovia.
F. morì a Cracovia nel 1540.
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