FILIPPO d'Angiò, principe di Acaia
Nacque, secondo maschio, da Carlo I d'Angiò e da Beatrice di Provenza circa il 1256. Guglielmo II di Villehardouin principe di Acaia, vinto dai Greci a Pelagonia (ottobre 1259), rimasto prigioniero, poi rilasciato libero a patti troppo gravosi, non vide, per liberarsi da questi, altro mezzo che darsi in braccio al potente re di Sicilia. D'accordo quindi con lo spodestato imperatore latino Baldovino II, suo nominale alto sovrano, nel 1267 il principe di Acaia offrì il suo stato in feudo a Carlo d'Angiò, e la prima delle sue figliuole, futura erede del principato (mancandogli prole maschile), in moglie al giovinetto Filippo, che così alla morte del suocero sarebbe divenuto principe di Acaia. Accettata l'offerta, F. celebrò a Trani il 28 maggio 1271 le sue nozze con Isabella, allora undicenne. F. l'anno seguente fu dal padre armato cavaliere col fratello maggiore. Dopo altri due anni, dal cognato Filippo di Courtenay (figlio di Baldovino) ricevette anche, ma non usò, il titolo di re di Tessalonica. Ma, colto da grave infermità (secondo Giov. Villani, nel "tendere uno balestro"), si recò a Pozzuoli per quelle acque termali: poi a Bari per essere guarito da S. Nicola; ma colà spirò nell'inverno del '77, lasciando al padre il titolo di principe di Acaia. Fu sepolto nel duomo di Trani.
Bibl.: C. Minieri Riccio, Genealogia di Carlo I d'Angiò, Napoli 1857; F. Cerone, La sovranità napoletana sulla Morea, ecc., in Arch. stor. per le provincie napoletane, n. s., II (1916); G. M. Monti, Il Mezzogiorno d'Italia nel Medioevo, Bari 1930.