CIFARIELLO, Filippo
Scultore, nato a Molfetta il 3 luglio 1864, vivente. Studiò all'Istituto di belle arti di Napoli con Achille d'Orsi. Fin dai suoi primi saggi palesò i caratteri fondamentali dell'opera sua con un vigoroso plasticismo strettamente aderente alla mera carnalità dei modelli prescelti; e nel risalto di tali caratteri egli insisté soprattutto nella ritrattistica (notevole, fra gli altri, il ritratto del tenore Caruso), nella quale spesso fece uso d'una sobria policromia sul marmo. L'opera sua, oltre che in collezioni private e in gallerie (di Roma, Barcellona, ecc.), è anche da considerare in monumenti pubblici: la statua equestre di Umberto I per Bari, la statua del Mazzini per Molfetta, il monumento ai caduti del 1799 per Gioia del Colle. Visse per qualche tempo a Monaco di Baviera, ove praticò specialmente la scultura in bronzo.
Il C. è noto anche per una vicenda giudiziaria: uccise, infatti, il 10 agosto 1905, la propria moglie Anna Browne e fu assolto.
Bibl.: Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, VI, Lipsia 1912; Giannelli, Artisti napoletani viventi, Napoli 1911; A. Colasanti, Catalogo della galleria d'arte moderna in Roma, Milano-Roma s. a.