CAVOLINI, Filippo (Caulinus)
Zoologo, nato aVico Equense (Napoli) l'8 aprile 1756, morto a Napoli il 13 marzo 1810. Professò per breve tempo l'avvocatura; indi si dedicò esclusivamente alle ricerche di zoologia e di botanica, installando nella sua villa a Posillipo un piccolo laboratorio per lo studio della biologia marina. Nel 1808 fu chiamato a insegnare "teorie generali della Storia naturale dimostrata con le osservazioni" nell'ateneo napoletano. Molte sue ricerche furono pubblicate postume da Stefano delle Chiaie.
Fu il primo, nel campo nella zoologia, a illustrare con osservazioni ed esperimenti la biologia degl'Idroidi marini; affermò l'animalità delle Spugne, ai suoi tempi ancora discussa, descrisse le spermatofore della seppia, riconobbe il parassitismo dei Rizocefali e degli Entoniscidi, di cui scoprì le larve, chiarì molte questioni riflettenti la fecondazione esterna e l'ermafroditismo dei Teleostei, scoprì e descrisse, assai prima del Purkinje, il nucleo nell'ovocite di questi pesci, riconobbe la placentazione vitellina di alcuni Plagiostomi (Torpedo, Mustelus), rivelò l'esistenza di una narice impari nella lampreda, affermandone anche la natura olfattiva. Nel campo della botanica il suo nome è principalmente legato al fenomeno della caprificazione, ai processi fecondativi di alcune piante marine (Phucagrostis, Zostera), e ad altri studî biologici.
Una ristampa delle opere complete del C. è stata curata dalla Società dei Naturalisti di Napoli (1910).
Bibl.: T. Monticelli, Philippi Cavolini vita, Napoli 1812; F. Cavolini, Memorie postume, a cura di S. delle Chiaie, Benevento 1853; F.S. Monticelli, Discorso commemorativo di F. C., in Boll. Soc. Nat. Napoli, XXIV (1910), supplem.; L. Camerano, F. C. e i suoi concetti di filosofia naturale, in Bollett. mus. zool. anatomia compar. di Torino, XXV (1910).