BURZIO, Filippo
Scrittore e scienziato, nato a Torino il 16 febbraio 1891, morto a Ivrea il 25 gennaio 1948. Nel 1914 si laureò in ingegneria nel Politecnico torinese. Per varî anni insegnò balistica all'Accademia di artiglieria, e frutto delle sue ricerche tecniche sono i due volumi di Scritti scientifici (Roma 1927,1934). Quale moralista e scrittore politico esordì su La Ronda, rivelando poi, in Ginevra, Vita nuova (Milano 1920), le sue prime inquietudini nella ricerca di una stabilità etico-politica: limpida testimonianza della sua educazione liberale, di antico stampo cavourriano e, appunto, "ginevrino".
Questo problema della crisi politico-spirituale contemporanea lo interessò sempre vivamente ed egli cercò la salvezza nella forza selettiva ed equilibratrice del "demiurgo", elemento moderatore della società e dei contrasti tra opposte civiltà europee. Da Politica demiurgica, Bari 1923, a Il Demiurgo e la crisi occidentale (Milano 1933), da L'inverno (ivi 1936) a Riforma politica e riforma morale (ivi 1936) da Ritratti (I, Torino 1929; II, Genova 1933) a Profeti d'oggi (ivi 1947) a La nascita del Demiurgo (Torino 1948), il B. vagheggiò sempre questo miraggio, che non portò mai a personalizzazioni di sorta o a sistemi d'ordine pratico, pur partecipando attivamente alla vita politica come giornalista (diresse dal 1945 la Nuova Stampa di Torino). Spirito fervido, ritrovò una sua consistenza affettiva in taluni ritratti del vecchio mondo piemontese scomparso, che commemorò in una prosa nobile e mossa (Piemonte, Torino 1938; Uomini, paesi, idee, Milano 1937; Anime e volti del Piemonte, Torino 1947).
Bibl.: R. Bacchelli, in La Ronda, ott.-nov. 1920, pp. 749-50; G. Prezzolini, La cultura italiana, Milano 1930, p. 194; P. Gadda Conti, Vocazione mediterranea, Milano 1940, pp. 286-310; E. Falqui, Ricerche di stile, Firenze 1941; G. B. Angioletti, in Risorgimento liberale, 27 genn. 1948; P.P. Trompeo in Nuova Antologia, febbraio 1948.