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BRIZIO, Filippo

di Anna Ottani - Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 14 (1972)
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BRIZIO (Briccio, Brizzi), Filippo

Anna Ottani

Figlio del pittore Francesco, nacque a Bologna nel 1603. All'età di vent'anni, venutagli a mancare la guida del padre, passò ad operare al seguito di Guido Reni.

Pochissime le opere riferitegli dalle fonti: a Bologna, una pala (scomparsa dal sec. XIX) per la chiesa di S. Silvestro (La Vergine e i ss. Giovanni Battista e Silvestro papa)e un'altra donata dal B. alla chiesa di S. Giuliano intorno al 1656 (San Giuliano e angeli; in loco). AModena, nella Galleria Estense, il Campori ricorda di lui una Beata Vergine col Bambino, una Santa Caterina, due disegni ad acquerello e un Ecce Homo; ilPallucchini, basandosi su fonti settecentesche, riferisce invece quest'ultimo a Francesco Brizio. Atali scarsissime note si aggiunga il ricordo della efficace attività didattica del B., cui accennano ripetutamente il Malvasia, il Baldinucci e l'Orlandi.

Nel 1640 fece parte del Consiglio della Compagnia de' pittori insieme con M. A.Colonna, Matteo Borbone, ecc. (Archivio di Stato di Bologna, Compagnie dei pittori).Morì a Bologna nel 1675.

Fonti e Bibl.: C. C. Malvasia, Le pitture di Bologna ... [1686], a cura di A. Emiliani, Bologna 1969, ad Indices;F. Baldinucci, Notizie de' professori del disegno, III, Firenze 1846, p. 311; P. A. Orlandi, Abecedario pittorico, Bologna 1704, p. 150 (errata la data di nascita); L. Lanzi, Storia pittorica della Italia, Milano 1824, V, p. 126; P. Zani, Enciclopedia metodica... delle Belle Arti, I, 5, Parma 1820, p. 58; G. Campori, Gli artisti italiani e stranieri negli Stati Estensi, Modena 1855, p. 98; R. Pallucchini, I dipinti della Galleria Estense di Modena, Roma 1945, p. 129; U. Thieme-F. Becker, Künstlerlexikon, V, p. 33(sub voce Brizzi, Filippo).

Vedi anche
acquerello (o acquarello) Tecnica di pittura (➔) che usa pigmenti temperati con gomma, solubili in acqua, eseguita generalmente su carta. Questo tipo di pittura si diffuse soprattutto in Inghilterra nella seconda metà del 18° secolo. Giuseppe Càmpori Càmpori, Giuseppe. - Bibliofilo ed erudito (Modena 1821 - ivi 1887), autore di notevoli studî sulla corte degli Estensi, su R. Montecuccoli, sugli artisti ferraresi, fu appassionato raccoglitore di codici autografi e di opere d'arte. La collezione, ricca di circa 5000 manoscritti e 100.000 lettere autografe, ... Luigi Lanzi Lanzi ‹-zi›, Luigi. - Archeologo, filologo e storico dell'arte (Montecchio, oggi Treia, 1732 - Firenze 1810). Gesuita, dopo la soppressione della Compagnia divenne (1775) aiutante antiquario del direttore della Galleria fiorentina. Pubblicò studî notevoli di archeologia e filologia paleoitalica, ma la ... ancona Dipinto su tavola o rilievo in marmo o legno, di soggetto religioso, collocato sull’altare, generalmente entro un’inquadratura architettonica (pala d’altare); il termine è riferito in particolare a opere del Gotico e del primo Rinascimento.
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briża
briza briża s. f. [lat. scient. Briza, dal gr. βρίζα]. – Genere di piante della famiglia graminacee, con una ventina di specie; comprende erbe annue o perenni, con tipiche pannocchie pendule e tremolanti, formate da graziose spighette appiattite...
filippo
filippo s. m. – 1. Antica moneta d’oro (gr. Φιλίππειος, lat. Philippēus e anche Philippus), del valore di 20 dramme, coniata dapprima da Filippo II di Macedonia; usata poi come moneta circolante in tutto il mondo ellenistico e romano, il...
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