ASINELLI, Filippo
Nacque a Bologna da Alberto nel primo o secondo decennio del sec. XIII. La sua famiglia, di cui era stato capostipite ai primi del secolo precedente un Pietro, committente della famosa torre Asinella (compiuta nel 1109), era allora una delle più influenti della città, e fra i suoi membri era divenuto tradizionale, già nella prima metà del sec. XIII, l'ufficio podestarile, esercitato ora in questo ora in quel Comune dell'Italia centro-settentrionale.
Di tale tradizione familiare l'A., che partecipò pochissimo alla vita politica bolognese, 'fu il maggiore esponente. Già nel 1245 era podestà a Forlì e Innocenzo IV convalidava il 22 agosto una condanna capitale da lui emessa. Tornato ad esercitare la stessa carica a Forli nel 1251, passò a Modena, insieme con Alverio Asinelli, nel 1253. Ma nel 1254 fu oratore del Comune bolognese presso il pontefice Innocenzo IV e l'anno appresso podestà di Milano. Nel quindicennio seguente fu ancora a Faenza (1259),"a Orvieto (1260 e 1267),, a Forlì (1262), 2 Lucca (1263), ove non poté impedire la perdita, da parte dei Lucchesi, di Castiglioncello tolta loro dai Pisani, ad Arezzo (1268), a Pistoia (1269), a Modena (1270), ove ricevette Baldovino II imperatore nominale di Costantinopoli, organizzando in suo onore grandiosi festeggiamenti, e a Ravenna (dal 10 luglio 1270); verso la fine del 1270 esercitò la carica di capitano a Iesi. Legato strettamente alle fortune politiche di Carlo I d'Angiò, fu da questo creato suo vicario a Brescia nel 1272 (dopo essere stato, nel primo semestre dello stesso anno, podestà di Ascoli), e ancora nel 1273 e nel 1276. Nel 1280, ritiratosi a Bologna, fu eletto Sapiente del Consiglio cittadino. Dovette morire non molto tempo dopo.
Da lui va distinto il nipote Filippo, che, nato nel 1287, fu fatto cavaliere in Bologna da Carlo di Valois nel 1301, e che nel 1318 fu ambasciatore a Modena e Sapiente nel 1325; prima (1328) seguace del cardinale Bertrando del Poggetto, partecipò poi (1329) alla fallita congiura dei Maltraversi diretta contro il legato e si allontanò da Bologna. Tornatovi qualche anno appresso, fu Anziano nel 1334; l'ultiina notizia che se ne ha risale al 1338.
Fonti e Bibl.: Les registres d'Innocent IV, a cura di E. Berger, I, Paris 1884, n. 1462; Ephemerides Urbevetanae,a cura di L. Fumi, in Rer. Italic. Script., 2 ediz., XV, s, pp. 146, 154; Corpus chronicorum Bononiensium,a cura di A. Sorbelli, ibid., XVIII,I,2, pp. 259, 260, 411,. 419 (per il nipote omonimo); I registri della cancelleria angioina,a cura di R. Filangieri, X, Napoli 1957, p. 85; XV, ibid. 1961, p. 100; G. Gozzadini, Delle torri gentilizie di Bologna, Bologna 1875, pp. 96, 98 (per la famiglia, cfr. pp. 95-97); R. Ambrosini, La Torre degli Asinelli,Bologna 1904, p. 13 (per la famiglia, cfr. pp. 7-17); A. Hessel, Geschichte der Stadt Bologna von 1116 bis 1280, Berlin 1910, p. 490, n. 195; E. P. Vicini, I podestà di Modena (1165-1796), I, Roma 1913, pp. 101 s., 135.