ARCELLI, Filippo
Condottiero piacentino al servizio dei Visconti. Durante la crisi che colpì il ducato nei primi tempi della signoria di Filippo Maria, tentò, come altri condottieri, di crearsi una signoria a Piacenza, già da lui presa nel maggio del 1415 in nome del duca, e di cui nell'ottobre si dichiarò signore insieme col fratello Bartolomeo, essendosi disgustato col duca, pare per gelosia del Carmagnola. Tenne il potere con feroce crudeltà, alleandosi con i nuovi signori di Lodi, Cremona, Bergamo e Brescia, nemici del Visconti; ma di fronte alle armi viscontee, che tentarono più volte di sorprendere la città e ne assediarono i castelli., giungendo sino ad allontanare la popolazione piacentina e a far impiccare il fratello il e figlio dell'A., questi finì per arrendersi, dietro un compenso, e passò a servire Venezia nel Friuli. Morì, forse di ferite, a Capodistria nel luglio 1421 (secondo altri, suicida a Treviso) e venne sepolto in S. Antonio di Padova. Il 20 settembre 1412 era stato creato conte di Val Tidone, feudo di 24 terre, tra cui Castel S. Giovanni, Borgo Novo ecc.
Bibl.: C. Poggiali, Memorie storiche di Piacenza, Piacenza 1759, VII; G. Nasalli, Strenna piacentina, Piacenza 1884; F. A. Cerri, in Indicatore ecclels. piacentino, Piacenza 1909.