APIANO, Filippo (Apian, Appianus; Bienewitz)
Nato a Ingolstadt il 14 settembre 1531, morto a Tubinga il 12 novembre 1589, figlio di Pietro (v. sotto) e suo successore nella cattedra di matematica dell'università di Ingolstadt, è l'autore della famosa carta della Baviera, di cui iniziò il rilievo nel 1554, per ordine del duca Alberto V, terminandolo nel 1561. La carta, finita due anni dopo, era grandissima (484 piedi quadrati), alla scala di 1: 50.000 o anche un po' maggiore; fino al 1756 si conservava nella Biblioteca di corte a Monaco, poi passò nelle mani di persone incaricate di copiarla e andò perduta; ma ne rimangono due copie del sec. XVIII, pur non complete. L'Apiano stesso aveva poi pubblicato nel 1568 una riduzione di questa carta in 24 fogli (Chorographia Bavariae), incisa in legno, della quale le tavolette originali si conservano tuttora nel Museo nazionale di Monaco; un'ulteriore riduzione, anzi una carta d'insieme in un sol foglio, fu pure edita nel 1568. La carta dell'Apiano è il fondamento di tutte le carte della Baviera dei secoli XVI, XVII e XVIII: ebbe perciò un grandissimo numero di edizioni.
Nel 1569, in seguito alle aspre lotte fra protestanti e cattolici, l'Apiano lasciò la cattedra di Ingolstadt e, dopo varie peregrinazioni, si fissò a Tubinga, ove ebbe una cattedra di astronomia e geometria in quella università. Quivi pubblicò anche alcune operette astronomiche e quivi, ancora per richiesta di Alberto V di Baviera, eseguì un globo, edito nel 1576 (diametro m. 1,18), che è uno dei migliori di quel tempo.