ALESSIO, Filippo
Pittore genovese; formatosi, alla fine del sec. XVIII, alla scuola di C. A. Baratta, passò presto a Roma, dove seguì l'insegnamento di A. Cavallucci, orientandosi verso il neoclassicismo e stringendo amicizia con V. Camuccini e L. Sabatelli. Tornato a Genova, insegnò pittura all'Accademia Ligustica dal 1802 al 1805 e dal 1814 al 1817, per passare quindi, dal 1818 al 1821, alla direzione della Scuola di ornato. A Genova rimangono suoi affreschi in una sala del palazzo Pallavicini di Piazza Fontane Marose e nella chiesa della Consolazione (catino absidale e presbiterio): opere piuttosto stentate, che rivelano la preoccupazione di tornare alla tradizione barocca genovese. L'A. fu anche studioso di problemi estetici e, nel 1831, pubblicò i primi fascicoli di uno studio sull'Arte di conoscere in pittura, scultura e architettura.Morì nel 1841.
Bibl.: F. Alizeri, Notizie dei professori del disegno in Liguria,I, Genova 1864, pp. 124 s., 200-203; II, ibid., 1865, pp. 133-139; III, ibid. 1866, p. 47; Guida d'Italia del T.C.I., Liguria,Milano 1952, p. 93; U. Thieme-F. Becker, Allgem. Lexikon der bildenden Künstler,I, p. 261.