FILEMONE e BAUCI
. Coppia di vecchi sposi frigi che ospitarono Zeus ed Ermete, i quali, avendo assunto l'aspetto di mortali peregrinavano per la Frigia ed erano stati respinti dagli altri abitanti. Gli dei sommersero il paese e trasformarono la capanna in un sontuoso tempio; ai due vecchi poi concedettero l'esaudimento di un loro desiderio. Essi chiesero di essere i sacerdoti del tempio e di morire ad un tempo; e dopo molti anni furono trasformati in due alberi, una quercia e un tiglio, che a lungo stettero dinnanzi al tempio e furono oggetto di culto. La leggenda è stata cantata da Ovidio (Met., VIII, 610-715), che si è ispirato alla Hekale di Callimaco.