Vedi FILE dell'anno: 1960 - 1994
FILE (v. vol. III, p. 669)
Dopo le campagne dell'UNESCO (dal 1960) per il salvataggio dei monumenti della Nubia, minacciati dall'imminenza della creazione della nuova High Dam e dalla conseguente sommersione della Bassa Nubia fino a Wādī Halfā', a causa del nuovo grande lago Nasser, l'ultimo complesso monumentale della zona a essere salvato è stato quello sull'isola di File. La soluzione scelta fu il trasferimento degli edifici da F. sulla granitica isola di Agilkia, situata a c.a 300 m da F. e più alta di 13 m, il che assicurava ai monumenti là trasferiti la sicurezza dalle acque del Nilo. La complessa operazione tecnologica (eseguita dalla Società Italiana per le Condotte d'Acqua in collaborazione con le autorità egiziane) dello smontaggio dei blocchi degli edifici e il loro rimontaggio su Agilkia, è stato un successo; la ricostruzione dei templi ripete esattamente la disposizione e l'orientamento che avevano a File. Nel 1977, completate le operazioni, F. poteva essere definitivamente sommersa, mentre la «nuova» F. veniva inaugurata nel marzo 1980.
Le operazioni di smontaggio dei templi di F. hanno restituito molti blocchi iscritti e decorati con rilievi di ottimo stile (Amasi in adorazione di Osiride protetto dalle ali di Iside) appartenenti a un tempio eretto da Amasi (570-526 a.C.) e probabilmente ampliato al tempo di Nectanebo I, riutilizzati come materiale di riempimento del secondo pilone del Tempio di Iside, mentre altri blocchi dello stesso santuario d'epoca saitica erano stati reimpiegati nel pronao d'età tolemaica. Inoltre, il rimontaggio ha consentito un riesame dei numerosissimi interventi di età romana, da Augusto a Diocleziano: si deve a quest'ultimo imperatore un muro di cinta, la cui porta settentrionale, a tre fornici, è l'unica costruzione in stile «romano» individuata nell'isola.
Bibl.: PM, VI, 1939, pp. 202-256 s.v.; S. Farag, G. Wahba, A. Farid, Reused Blocks from a Temple of Amasis at Philae. A Preliminary Report, in OA, XVI, 1977, pp. 315-320; iid., Reused Blocks of Nectanebo I Found at Philae Island, ibid., XVII, 1978, pp. 148-152; A. Giammarusti, A. Roccati, File. Storia e vita di un santuario egizio, Roma 1980.