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FILATTERÎ o filatterie

Enciclopedia Italiana (1932)
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FILATTERÎ o filatterie (gr. ϕυλακτήρια "amuleti")


Secondo Esodo, XIII, 9 e 16; Deuteronomio, VI, 8-9 e XI, 18 le parole divine devono essere per il fedele segni sulla mano e ricordi appesi fra gli occhi; saranno scritte sulla soglia e la porta della casa. Dall'interpretazione letterale di questi passi derivò tra i Giudei in epoca non bene precisata (cfr. però Cantico, VIII, 6; e, secondo gl'interpreti giudei, Proverbî, III, 3 e VI, 21) l'uso di recare i cosiddetti filatterî (cfr. Gius. Fl., Ant., IV, viii, 13; Giustino, Dial. c. Tryph., 46), cioè pezzi di pergamena, recanti passi della legge (Esodo, XIII, 1-10 e 11-16; Deuter., IV, 4-9 e XI, 13-21), chiusi in capsule di cuoio che mediante corregge venivano legate rispettivamente al braccio sinistro e al capo, quest'ultima in modo che la capsula venisse a trovarsi in mezzo agli occhi. Sono questi i tephillīn del Talmūd, a differenza dalle mezuzüth, collocate sulle porte: recanti parole della Bibbia, erano ritenuti sacri al pari di questa. Il nome greco indica chiaramente che si tratta in sostanza di amuleti (v.); i farisei li portavano di misure maggiori del consueto. V. anche bibbia, VI, p. 910.

Vedi anche
tĕfillāh In ebraico, preghiera di petizione o di ringraziamento. La t. per eccellenza è quella delle «diciotto benedizioni» (shĕmōnēh ‛eśrēh). Al plurale, tĕfillīn è il nome dei filatteri. Talmūd Titolo («studio») di due opere analoghe, che hanno per oggetto lo studio della dottrina tradizionale giudaica post-biblica (Mishnāh). Più importante è il T. babilonese (T. bablī o Talmūdā dĕ-Bābel in aramaico); più ridotto e meno diffuso è il T. palestinese o gerosolimitano (T. ereṣ Yiśrā’ēl o Talmūdā ... giudaismo Religione del popolo ebraico e insieme della sua cultura. Il termine è usato dagli studiosi per definire l'ebraismo a partire dal 6° sec. a.C., cioè dal tempo dell'esilio babilonese e della restaurazione in Palestina, quando il popolo d'Israele fu ridotto alla tribù di Giuda, e fino al tempo presente. ... fondamentalismo Denominazione, sorta in ambito cristiano negli Stati Uniti agli inizi del 20° sec., ed estesa poi alle due altre religioni monoteiste, ebraica e musulmana, per indicare genericamente i movimenti, dapprima religiosi e culturali, poi anche sociali e politici, che, opponendosi a qualsiasi interpretazione ...
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  • TALMŪD
  • ESODO
Altri risultati per FILATTERÎ o filatterie
  • filatterio
    Enciclopedia on line
    Ciascuna delle strisce di pergamena (in ebraico tĕfillīn, «preghiere») recanti iscritti passi del Pentateuco, che gli ebrei portano chiuse in capsule di cuoio e legate con cinghie al braccio sinistro e al capo durante la preghiera mattutina feriale. L’uso trae origine dall’interpretazione letterale ...
  • FILATTERIO
    Enciclopedia dell' Arte Medievale (1995)
    L. Karlsson I f. (dal tardo lat. phylacterium e dal gr. ϕυλαϰτήϱιον, da ϕυλάττω 'preservare, difendere'), come gli amuleti (v.), avevano lo scopo di allontanare, soprattutto dall'uomo, minacce e danni di ogni sorta (Eckstein, Waszink, 1950; Bartelink, 1973).In senso stretto il termine f. indica le ...
Vocabolario
filattèrio
filatterio filattèrio s. m. [dal lat. tardo phylacterium, gr. ϕυλακτήριον, dal tema di ϕυλάσσω «difendere, preservare»]. – Nome (generalm. usato al plur., i filatterî, corrispondente all’ebr. tĕfillīn) delle due capsule di cuoio contenenti...
o, O
o, O ‹ò› s. f. o m. (radd. sint.). – Quattordicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva dal segno usato dai Greci per indicare in origine la vocale o, breve o lunga, prima che si differenziassero nella scrittura (dal sec....
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