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FILANGIERI, Carlo, principe di Satriano e duca di Taormina

di Fausto Nicolini - Enciclopedia Italiana (1932)
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FILANGIERI, Carlo, principe di Satriano (1819) e duca di Taormina (1849)

Fausto Nicolini

Nato il 10 maggio 1784 a Cava dei Tirreni da Gaetano (v.), esule a Parigi ed educato nel Pritaneo a spese della Francia, ne uscì nel 1803 sottotenente di fanteria, combattendo poi, ed essendo spesso ferito, sui lidi della Manica, a Ulm, a Marienzell e ad Austerlitz. Chiamato nel 1806 da Giuseppe Bonaparte nell'esercito napoletano col grado di capitano, partecipò all'assedio di Gaeta e ai fatti d'armi di Calabria. Nel 1808 fu in Spagna alla presa di Burgos; tornato a Napoli per avere ucciso in duello il generale Franceschi, che aveva chiamato bougres i Napoletani, il Murat lo nominò colonnello e, dopo la sua condotta valorosa nella campagna di Russia, maresciallo di campo. Nel 1814 ebbe una missione politico-militare al congresso di Vienna: nella campagna murattiana per l'indipendenza d'Italia fu ferito quasi mortalmente. Conservato nel grado dalla restaurazione borbonica, assunse, nella rivoluzione del 1820, il comando della guardia cittadina di Napoli e della IV divisione, tentando invano d'arginare le diserzioni dei soldati all'appressarsi degli Austriaci. Destituito dalla reazione, fu reintegrato da Ferdinando II, che nel 1848-49 se ne servì per la cruenta riconquista della Sicilia, di cui fu luogotenente fino al 1855. Da Francesco II fu chiamato nel 1839 al Ministero della guerra e alla presidenza del Consiglio; ma, non essendo riuscito a fare accogliere un suo schema di statuto e l'alleanza con la Francia e col Piemonte si dimise. Nel 1860 rifiutò di andare in Sicilia a combattere Garibaldi: esulò a Marsiglia, indi a Firenze; tornato a Napoli nel 1862, vi morì il 16 novembre 1867. Dei suoi figli, Gaetano, principe di Satriano (1824-1892), fu fondatore del museo Filangieri, da lui donato alla città di Napoli (1881), e dell'Istituto artistico-industriale, nonché promotore, tra altre pubblicazioni, dei Documenti per la storia, le arti e le industrie delle provincie napoletane (Napoli, 1883-91, 6 voll.); Teresa (1826-1903), sposata con Vincenzo Ravaschieri-Fieschi duca di Roccapiemonte (1823-95), si dedicò a opere di beneficenza (fondazione dell'Asilo Ravaschieri, ecc.) e scrisse, tra l'altro, in quattro volumi (Napoli 1875-79), la Storia della carità napoletana.

Bibl.: P. Calà Ulloa, Di C. F. nella storia de' nostri tempi, Napoli 1871; R. De Cesare, La fine di un regno, 3ª ed., Città di Castello 1908-9; T. Filangieri Fieschi Ravaschieri, Il gentile. C. F., Milano 1902.

Vedi anche
Gaetano Filangièri Pensatore politico (Cercola, Napoli, 1752 - Vico Equense 1788), terzogenito di Cesare F. principe di Arianello; alfiere nell'esercito borbonico (1766-69), lasciò poi il grado per darsi agli studî e, per breve tempo (1774), all'avvocatura. Allora concepì il disegno di ridurre la legislazione a unità di ... Rosolino Pilo Patriota (Palermo 1820 - San Martino, Palermo, 1860). Di famiglia nobile, fu allievo di padre G. Ventura e studiò poi a Roma; nel 1848 in Sicilia, fece parte del governo provvisorio con l'incarico della direzione dell'artiglieria e, avvicinatosi al partito repubblicano, sostenne la necessità di una difesa ... Giuseppe La Masa Uomo politico (Trabia 1819 - Roma 1881). Emigrato nel 1844 per motivi politici, pubblicò (1847) a Firenze l'opuscolo I popoli del regno delle Due Sicilie ai fratelli italiani, che voleva essere un incitamento alla rivolta; rientrato in Sicilia, fu l'anima dell'insurrezione palermitana del 12 aprile 1848. ... Mariano d' Ayala Uomo politico e storico (Messina 1808 - Napoli 1877); ufficiale borbonico dal 1829, dovette dimettersi nel 1839 perché sospetto di liberalismo. Intendente costituzionale all'Aquila nel 1848, riparò dopo il 15 maggio in Toscana, ove fu ministro della Guerra (25 ott. 1848-28 febbr. 1849). In Piemonte dal ...
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  • Filangieri, Carlo
    Dizionario di Storia (2010)
    Generale (Cava dei Tirreni 1784-Napoli 1867). Esule a Parigi, entrò nell’esercito napoleonico e combatté ad Austerlitz (1805). Chiamato da G. Bonaparte nell’esercito napoletano (1806), militò nel regno, in Spagna e in Russia e nella campagna murattiana del 1815. Mantenne il suo grado alla restaurazione ...
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    Enciclopedia on line
    Generale (Cava dei Tirreni 1784 - Napoli 1867); esule a Parigi, entrò nell'esercito francese e si batté nella campagna napoleonica del 1805. Chiamato da G. Bonaparte nell'esercito napoletano (1806), militò nel Regno, in Spagna e in Russia, giungendo al grado di maresciallo di campo e venne ferito gravemente ...
  • FILANGIERI, Carlo
    Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 47 (1997)
    Renata De Lorenzo Nacque il 10 maggio 1784 a Cava de' Tirreni (Salerno) da Gaetano, noto giurista illuminista, e da Caterina Frendel, nobile ungherese, chiamata a Napoli dalla regina Maria Carolina per educare la figlia secondogenita. Morto il padre nel 1788, la madre mantenne contatti con l'ambiente ...
Vocabolario
duca
duca s. m. [dal gr. tardo δοῦκα, accus. di δούξ che è il lat. dux: v. duce] (pl. -chi). – 1. ant. a. Chi fa ad altri da guida, soprattutto in senso spirituale: Tu d., tu segnore e tu maestro (Dante, con riferimento a Virgilio, che molte...
prìncipe
principe prìncipe agg. e s. m. [dal lat. princeps -cĭpis «primo, il più grande, il più importante», comp. di primus «primo» e tema di capĕre «prendere»: propr. «che prende il primo posto»]. – 1. Come agg.: a. ant. Primo, principale: l’Italia...
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