DEMETRIO, figlio di Filippo V di Macedonia
Mandato a Roma una prima volta dal padre quale ostaggio dopo la battaglia di Cinoscefale (197 a. C.; v.), e di nuovo nel 184-3 per placare i sospetti romani contro il rialzarsi delle sorti della Macedonia, trovò tra i Romani, certo non senza loro premeditato piano politico, amicizie e appoggi molteplici. Ciò valse ad aiutare le mene di Perseo, fratello maggiore, ma spurio, di D., che per eliminarlo dalla successione al trono, lo accusò ripetutamente presso il padre d' intrighi e relazioni sospette con Roma. Quando il giovane principe, per sottrarsi ai pericoli che ormai lo minacciavano alla corte paterna, tentò realmente di riparare ancora una volta a Roma, fu accusato di tradimento e, col consenso di Filippo, soppresso (181 a. C.).
Bibl.: J. Kaerst, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., IV, coll. 2794-95.