ALESSANDRO, figlio di Cratero
Nacque tra il 300 e il 290 a. C., e sposò verso il 272 Micea. Cratero ebbe dal fratellastro Antigono Gonata il governo dei territorî greci e peloponnesiaci della Macedonia; quand'egli morì, A. gli succedette nel governo e nel comando delle guarnigioni di Corinto e di Calcide. Ma egli si ribellò contro lo zio (circa 248 a. C.), e prese anche il titolo di re. Antigono, che perdeva così i principali arsenali marittimi e parte della sua flotta, mosse guerra al ribelle, che ebbe alleati i Beoti e gli Achei. Antigono si alleò con gli Etolii che vinsero i Beoti; ma Alessandro costrinse alla pace e al pagamento di un'indennità Atene e Aristomaco d'Argo, alleati di Antigono. La guerra continuò assai aspra per parecchi anni, e cessò soltanto con la morte di A. (244 a. C.?), fatto avvelenare, secondo le voci corse, da Antigono, che poco dopo rioccupò Corinto.
Fonti: Trog., Prol., XXVI; Plut., Arat., 4, 6, 9, 15, 25; Paus., II, 8, 4, confonde Antigono Dosone col Gonata.
Bibl.: Droysen, Hist. de l'Hellén. (trad. franc.), III, pp. 230 segg. e 395 seg.; Niese, Gesch. der griech. und mak. Staaten, II, p. 248 segg.; Beloch, Griech. Gesch., 2ª ed., IV, i, p. 611 seg.; IV, ii, p. 518 segg.; De Sanctis, La ribellione d'Alessandro figlio di Cratero, in Klio, IX (1909), p. 1 segg.; Inscr. Gr., ed. minor, II-III, 775 e 1225.