ANTEMIO, Figlio (Procopius Anthemius Anthemii filius)
Figlio dell'imperatore A e della sorella di questi Aelia Maria Euphemia. Nel 515 console per l'Oriente (Theoph., 5971; Candid., Fragm., 1).
Un'incisione del XVIII sec. ci conserva il ricordo di un dittico a lui dedicato, ora scomparso, di cui esisteva la valva anteriore a Limoges. Il dittico appare un imitazione di quelli di Anastasio (v.), con minime differenze.
Il console siede sulla sella curulis nel tribunal, ha il volto tondo, sbarbato, i capelli tagliati tutt'intorno a zazzera, il naso minuto, gli occhi grandi ma, al solito, le indicazioni fisionomiche sono convenzionali e la copia contribuisce a renderli imprecisi. Un'iscrizione su una tabula ansata, posta in alto, dichiara il nome del console: Procopius Anthemius Anthemii FiliUs.
Bibl: Anonimo del XVIII sec., Description d'un diptyque consulaire trouvé à Limoges (unico esemplare nella Bibliothèque de la Société Archéologique du Limousin, a Limoges), pubblicato da Espérandieu, Inscriptions des Lemovices, pp. 124-128, n. 41 (ivi ampî riferimenti alla bibl. e discussione critica del monumento); Héron de Villefosse, in Bulletin archéologique, 1884, pp. 305-309; id., in Gazette archéologique, 1884, pp. 121, 183; H. Graeven, in Röm. Mitt., VII, 1892, p. 204 s.; R. Delbrück, Die Consulardyptichen und verwandte Denkmäler, Berlino-Lipsia 1929, n. 17, p. 121 ss.