Figlio (n. 1522 - m. 1547) di Sinibaldo e di Maria della Rovere; memore della grandezza e potenza della sua famiglia, ormai in declino di fronte all'ascesa dei Doria, padroni della città con l'appoggio spagnolo, il F., continuando del resto la tradizionale politica filofrancese del suo casato, ordì una congiura contro i Doria e gli Spagnoli. La congiura, di cui era probabilmente a conoscenza anche Pier Luigi Farnese, figlio del papa Paolo III, mirava a uccidere Andrea Doria, il nipote Giannettino, il suocero di quest'ultimo Adamo Centurione, a mettere sul trono dogale Barnaba Adorno, e infine a porre Genova sotto la protezione della Francia. Nella notte dal 2 al 3 genn. 1547 il F. e i suoi seguaci occuparono le porte della città e la darsena, mirando a impadronirsi delle navi dei Doria. Nel passare però da una nave all'altra, il F. cadde in mare e annegò. Privi del loro capo, i congiurati, che avevano già ucciso Giannettino Doria, si dispersero. Questa congiura, originata da motivi del tutto politici, si volle in seguito far risalire a una gelosia del F. per sua moglie Eleonora Cybo, che sarebbe stata corteggiata assiduamente da Giannettino Doria.