FIENILE
. Nella serie delle costruzioni usate temporaneamente, poste in quelle zone altimetriche delle Alpi dove un proficuo insediamento è possibile soltanto d'estate, il fienile è quella che serve a riparare per qualche mese il fieno e a ricoverare anche i contadini durante il breve periodo della fienagione, che di solito si effettua in agosto. Si tratta di costruzioni per lo più isolate, di legno, sollevate dal suolo con una serie di pali o muretti a secco, e con le pareti intramezzate da vani che lasciano adito all'aria. Le pareti si costruiscono con travi più o meno regolarmente squadrate, disposte orizzontalmente una sull'altra, in modo che s'incrocino verso ogni spigolo con quelle delle pareti adiacenti. Il fieno si porta poi in paese d'autunno o d'inverno in balle o in gerle o su slitte. La forma descritta è assai comune in Cadore e nel Trentino (tabià, dal lat. tabulatum), ma si ritrova poi più o meno frequente in tutte le Alpi.
Nelle regioni d'insediamento permanente il fienile è connesso con l'allevamento del bestiame e quindi con la stalla; quanto a forma e grandezza presenta caratteristiche diverse in rapporto alle forme di coltura, al numero dei capi e anche al clima, che obbliga a conservare quantità più o meno grandi di foraggio. V. per quest'ultimo rurali, costruzioni.