CASTRO, Fidel
(App. III, I, p. 324; IV, I, p. 386)
Dopo la promulgazione della nuova costituzione cubana nel febbraio 1976, C. fu eletto in dicembre presidente del Consiglio di Stato (Capo dello stato), mantenendo anche le precedenti cariche di presidente del Consiglio dei ministri, comandante supremo delle Forze armate rivoluzionarie e primo segretario del Partido comunista cubano. La politica di strette relazioni con l'Unione Sovietica, avviata da C. alla fine degli anni Sessanta, trovò conferma durante la sua presidenza (1979-82) del movimento dei paesi non allineati, del quale il leader cubano ha guidato l'ala più favorevole all'URSS, ed è stata alimentata anche in seguito dalle nuove tensioni sviluppatesi con gli Stati Uniti, soprattutto a causa della crisi centro-americana e dell'invasione statunitense di Grenada (1983).
Negli anni Ottanta C. ha cercato di rilanciare il ruolo di Cuba nel continente latino-americano, sia appoggiando le iniziative di pace in America Centrale promosse dal gruppo di Contadora (Messico, Panama, Colombia e Venezuela), sia rafforzando i rapporti con diversi paesi (tra i quali Argentina e Brasile, dopo la fine delle dittature militari), sia facendosi promotore di proposte come l'annullamento del debito estero dei paesi del Terzo Mondo. Sul piano interno, a partire dal 1986 ha promosso una riaffermazione di alcuni tratti tipici della rivoluzione cubana (come il rifiuto dell'economicismo, il primato della politica, l'appello alla mobilitazione popolare) nel tentativo di far fronte alle difficoltà economiche limitando il più possibile i meccanismi di mercato.
Fortemente critico nei confronti della politica di Gorbačëv, C. ha dovuto subire un crescente isolamento in seguito ai rivolgimenti verificatisi in Europa orientale e in URSS dal 1989, mentre l'accentuata pressione degli Stati Uniti in America Centrale (intervento a Panama nel dicembre 1989) ha contribuito ad aggravare le difficoltà del leader cubano. Un sintomo di tali difficoltà sono stati probabilmente anche i processi per traffico di droga, corruzione e malversazione che nell'estate 1989 hanno coinvolto due ministri e numerosi alti ufficiali, quattro dei quali sono stati condannati a morte e giustiziati in luglio.
Bibl.: Fidel y la religion. Conversaciones con Frei Betto, L'Avana 1985 (trad. it. Alba 1986); P. G. Bourne, Fidel: a biography of Fidel Castro, New York 1986; T. Szulc, Fidel: a critical portrait, ivi 1986; J. P. Clerc, Fidel de Cuba, Parigi 1988; G.A. Geyer, Guerrilla prince: the untold story of Fidel Castro, Boston 1991.