fibra ottica
fibra òttica locuz. sost. f. – Guida di luce costituita da sottili fili di materiali vetrosi (o polimerici), trasparenti nella regione del visibile o in prossimità dell’infrarosso, ricoperti da una guaina avente un indice di rifrazione lievemente minore. All’esterno la fibra è ricoperta da un rivestimento plastico avente sia scopo protettivo sia meccanico, per incrementarne la resistenza per via della fragilità del materiale di trasmissione. Le f. o. trovano ampia applicazione nel trasferimento di un segnale per via ottica, avendo grandi vantaggi rispetto alla principale alternativa, rappresentata dai cavi elettrici, in partic. nella prospettiva del potenziamento della rete Internet. Le principali caratteristiche sono essenzialmente un'ottima qualità di trasmissione del segnale, che può essere inviato a grandi distanze con una bassa attenuazione della sua intensità e con una minima distorsione, le dimensioni ridotte (il cuore della fibra ha un diametro compreso tra 10 e 62,5 μm) e l'insensibilità ai campi elettromagnetici. Le f. o. possono essere di due tipi, multimodali o monomodali: le prime – distinte in due sottotipi a seconda del profilo radiale dell'indice di rifrazione – differiscono dalle seconde per la dimensione del nucleo (50 o 62,5 μm contro 10 μm) e permettono la propagazione di più segnali ottici contemporaneamente. La velocità di trasmissione del segnale in una f. o. può arrivare fino a 100 Gbit/s. Il materiale di cui è composta la fibra è solitamente silice, ossia biossido di silicio (SiO2), uno dei materiali più abbondanti sulla crosta terrestre, che deve tuttavia essere sottoposto a un raffinato processo di purificazione. A tal fine la silice è inizialmente convertita in tetracloruro di silicio (SiCl4), che viene successivamente fatto reagire in forma gassosa con ossigeno mediante tecniche di deposizione chimica da fase vapore in presenza di una preforma. SiCl4 e ossigeno reagiscono in fase gas per formare SiO2, che si adsorbe sulla preforma formando quindi la SiO2 ultrapura desiderata, da cui si produce infine la fibra mediante filatura.