Rotterdam, Festival di
È il festival più noto e di rilievo internazionale dei Paesi Bassi. La manifestazione ebbe origine nel 1972, quando la Rotterdamse Kunst Stichting, la fondazione cittadina per l'arte, organizzò una settimana cinematografica internazionale ‒ denominata Film International ‒ che incontrò un grande e inaspettato successo di critica e di pubblico; nell'inverno del 1974 l'iniziativa fu replicata e godette della partecipazione di autori come Wim Wenders, Rainer Werner Fassbinder e Marguerite Duras. Sotto l'abile direzione di Hubert Bals, l'appuntamento è cresciuto di anno in anno in interesse e attenzione da parte del pubblico, soprattutto per il largo spazio concesso ai film riconosciuti come espressione dei movimenti innovativi e d'avanguardia e alla cinematografia delle donne (l'edizione del 1975 fu dedicata ai film prodotti da donne). Nel 1983 l'originaria denominazione di Film International Rotterdam fu mutata in Rotterdam Film Festival, per assumere nel 1988 il nome definitivo di International Film Festival Rotterdam. Anche dopo la morte improvvisa di Bals, nel luglio 1988, il Festival ha confermato la sua politica culturale; l'organizzazione si è progressivamente perfezionata, basandosi sull'alta qualità delle sale, su un buon sistema di repliche, sull'assenza di divismi e di polemiche artificiose, in una sorta di calvinismo impermeabile alle imposizioni mediatiche che gli ha permesso di affermarsi come il meno europeista dei grandi festival di cinema europei. La direzione di Émile Falloux (1992-1996) ha poi accentuato l'apertura alle cinematografie di Asia, Africa e America Latina e la curiosità verso tutto ciò che è cinema 'improprio': vengono proiettati video, corto e mediometraggi, documentari, quasi alla ricerca delle visioni più estreme. Specie nei suoi primi anni di vita il Festival è stato il luogo di culto dell'Underground, tra gli altri, di Robert Frank, Tonino De Bernardi, Jill Godmilov, Yervant Gianikian, Angela Ricci Lucchi, Stephen Dwoskin; poi lo è diventato per il genio asiatico del cinema d'azione Tsui Hark, per Abel Ferrara, per la commedia pop newyorkese di Tom DiCillo, raccogliendo fermenti provenienti da tutto il mondo. Il F. di R. in programma tra gennaio e febbraio, si connota dunque per quella 'devianza dagli stereotipi' che gli permette di fare concorrenza all'americano Sundance Film Festival.
La direzione di Falloux ha operato un cambiamento decisivo della manifestazione, in origine non competitiva, introducendo nel 1995 tre premi assegnati a opere prime e seconde, cui si sono aggiunti riconoscimenti conferiti dalla critica e dal pubblico. Tra le opere premiate sono da segnalare nel 1997 Poslednie kanikuly (1996, Le ultime vacanze) di Amir Karakulov, nel 1998 Giro di lune tra terra e mare (1997) di Giuseppe M. Gaudino, nel 2000 Mundo grúa (1999; Mondo grua) di Pablo Trapero. Nel 1996 la direzione del Festival è stata assunta da Simon Field, cui nel 2000 si è aggiunta come condirettrice Sandra den Hamer. Tra le iniziative della manifestazione è da ricordare il sostegno ai giovani talenti con il Fondo Hubert Bals, istituito nel 1988, con cui sono state finanziate opere provenienti dai Paesi in via di sviluppo. Stimolante è la sezione CineMart, una kermesse in cui i registi presentano i loro progetti a produttori indipendenti, distributori e rappresentanti di reti televisive, nella speranza di renderli operativi. Tra le altre sezioni, Exploding cinema, Cinema online e Cinema live (quest'ultima con accompagnamento musicale dal vivo di vecchi film muti), che esplorano i variegati percorsi della fruizione audiovisiva.