Fès (o Fez; arabo Fās) Città del Marocco (946.815 ab. nel 2004; 1.050.000 ab. nel 2007 considerando l’intera agglomerazione urbana), posta a 350 m s.l.m., in una regione fertile e fittamente abitata; capoluogo della provincia F.-Boulemane (19.795 km2 con 1.573.055 ab. nel 2004). È nodo di comunicazioni fra l’Atlante e l’Algeria e fra Tangeri e i passi del Medio Atlante, attraversato dalla ferrovia Rabat-Oujda. La città, che è una fra le più attraenti del mondo islamico, è divisa in due nuclei: il nucleo antico ( F. el-Bali) caratteristico per il dedalo di viuzze, per i sūq («mercati»), per le magnifiche moschee; il nucleo nuovo ( F. el-Gedid), che domina il vecchio, su un’alta spianata. Vi sono inoltre sobborghi militari e infine la città nuova (europea), con i quartieri residenziali, commerciali e industriali. Fiorente mercato agricolo, F. è sede di industrie alimentari, tessili, meccaniche e del cuoio; attiva è la lavorazione artigianale di tappeti e filigrane. Ha sviluppato anche importanti funzioni commerciali ed è sede di una delle più importanti università coraniche del mondo.
La fondazione dell’antica F. avvenne tra la fine dell’8° e l’inizio del 9° sec. d.C., per opera dei sovrani Idrisidi. Ma il periodo più brillante fu dal 13° al 16° sec., quando i Merinidi fondarono il nuovo nucleo e arricchirono la vecchia e la nuova città di splendidi edifici. La moschea Qarawiyyīn, del 9° sec., fu ampliata nel 1135-42 sotto gli Almoravidi. Gli Almohadi dettero a F. una nuova cinta di mura in parte tuttora conservata. Nella città nuova sussistono le fortificazioni e due moschee, tipiche dell’arte ispano-moresca del periodo merinide, durante il quale F. si arricchì di madrase, adorne di ceramiche, stucchi, legni scolpiti, considerate tra le opere più perfette dell’Islam occidentale.