FERREIRA de VASCONCELLOS, Jorge
Commediografo portoghese, nato forse a Lisbona verso il 1515, e morto probabilmente nel 1585. Visse sempre alla corte, al servizio di Don Duarte, di Juan III e di Don Sebastiano, ai quali andava dedicando le sue opere.
Nelle sue tre commedie, per quanto palesi la stessa cultura umanistica e gli stessi schemi drammatici dei suoi contemporanei Sá de Miranda (v.) e Antonio Ferreira (v.), tuttavia se ne distacca per l'originale adesione alla vita contemporanea, verso cui si orienta attraverso l'imitazione della Celestina (v.). L'Euphrosina ne deriva direttamente e ne stilizza il duplice aspetto, ideale e realistico, in due opposti caratteri: Zelotipo, cavalleresco e sognante; e Cariofilo, sensuale e scettico. La dottrina psicologica e la ricchezza di massime morali ritornano nell'Ulyssipo, mentre nell'Aulegraphia il F. si rivolge all'ambiente cortigiano, con la stessa tendenza ad analizzare costumi e sentimenti. Di materia cavalleresca è il Memorial das proezas da Segunda Tavola Rodonda (Coimbra 1567), che sembra una nuova redazione dei Triumphos de Sagramor (Coimbra 1554) non pervenutici.
Bibl.: T. Braga, J. F. de V., in A comedia classica, Lisbona 1870, pp. 18-52; M. Menéndez y Pelayo, La Celestina en Portugal, in Orígies de la novela, III, Madrid 1910, pp. ccxxviii-ccxliii, dove è edita la trad. dell'Euphrosina dello spagnolo Fernando de Ballesteros (1631), pp. 60-156; F. de Figueiredo, Historia da litter. classica, Lisbona 1917.