FERRARA
La più giovane delle grandi città italiane, sorta sulla biforcazione dei due rami principali del Po antico, il Volano e il Primaro (il luogo detto dei "Trigaboli" da Polibio, ii, 16, 11), non presenta tracce di vita antica adeguate allo sviluppo urbano medievale. Tuttavia in età romana imperiale un pagus visse sulla riva sinistra del Volano, dov'è ora il borgo di Quacchio, e di fronte ad esso, presso la chiesa di S. Giorgio sulla riva opposta, ebbe sede la primitiva diocesi traslocata da Voghenza attorno al mille. Più significativo appare un tratto di strada romana, selciata in trachite, venuto in luce nel 1911 sotto corso Garibaldi e pertinente, verosimilmente, alla Ravenna-Ostiglia. A F. ha sede il inuseo che raccoglie le suppellettili più cospicue della necropoli di Spina (v. spina).
Bibl.: C. I. L., XI, i, n. 6739; Not. Sc., 1896, p. 218; 1898, p. 268; 1906, p. 298; 1928, p. 323; F. Borgatti, L'origine della città di Ferrara, in Atti e Mem. Dep. ferrar. di St. patria, XXI, 1912, fasc. II, pp. 1-2; A. Solari, Le origini di Ferrara, in Historia, VI, 1932, pp. 550-557; id., in N. Rivista Storica, XVI, 1932, pp. 345-350.