FERRANDINA (A. T., 27-28-29)
Cittadina della provincia di Matera, così detta da Federico d'Aragona, in onore di suo padre Ferrante. È posta intorno a un colle, a 480 m. s. m., presso la riva destra del Basento. Ha edifizî notevoli, tra cui la Chiesa Madre, la chiesa di S. Domenico, il palazzo Cantorio, la biblioteca comunale ecc. Nei primi anni del secolo scorso la cittadina raggiungeva 5000 ab. e 6352 nel 1837, 6710 nel 1921, con lievi oscillazioni dal censimento 1861. Sue industrie caratteristiche sono la fabbricazione di una ceramica grossolana e di un panno di lana detto felandina, tutt'e due esportate nei vicini paesi, ma decadute dalla primitiva floridezza. Vi si tengono due fiere annuali: nella seconda domenica di maggio e il 5-7 settembre. Il territorio del comune (215,47 kmq.; 6920 ab. nel 1921, 7498 secondo i dati del cens. 1931) è in gran parte coltivato a vite cereali, frutta, ulivi. A 4 km. dal. l'abitato, tra calanchi profondamente erosi, si vedono i ruderi del castello di Oggiano, paese scomparso per frane e terremoti, i cui abitanti si rifugiarono a Ferrandina. Lo scalo ferroviario di Ferrandina è a 10 km. dal paese sulla linea ferroviaria Metaponto-Potenza.
Bibl.: S. Centola, Storia di Ferrandina, Napoli 1931.