PREVITALI, Fernando
PREVITALI, Fernando. – Nacque ad Adria (Rovigo) il 16 febbraio 1907 da Ottavio e da Norma Pavan.
Compì gli studi musicali nel Conservatorio di Torino, diplomandosi in pianoforte e in organo con Ulisse Matthey, in composizione con Franco Alfano e in violoncello con Samuele Grossi. Iniziò la carriera come violoncellista nell’orchestra del teatro Regio di Torino, dove divenne assistente di Vittorio Gui. Nel 1928 a Firenze assunse il posto di un altro maestro direttore, collaborando con Gui alla formazione dell’Orchestra stabile del Maggio Musicale Fiorentino. Di Gui aveva sposato nel 1932 la figlia Oriana (1912-1997); dal matrimonio nacquero Giovanni (1934-1988), storico dell’arte, e Maria (1935).
Dopo essersi alternato con il suocero alla direzione dell’orchestra fiorentina nel periodo 1929-36, fu nominato consulente della direzione generale dell’EIAR (Ente Italiano per le Audizioni Radiofoniche) fra il 1936 e il 1953 (salvo il periodo dell’occupazione tedesca) e direttore stabile dell’Orchestra sinfonica della RAI di Roma; diresse un ciclo di opere verdiane per commemorare i cinquant’anni dalla morte di Giuseppe Verdi, registrandone alcune raramente eseguite all’epoca come Nabucco, Ernani, La battaglia di Legnano, oltre al Trovatore e a Don Carlo.
Nominato accademico di Santa Cecilia l’11 gennaio 1942, nel 1953 divenne direttore stabile dell’Orchestra dell’Accademia nazionale di Santa Cecilia e consulente artistico della stessa Accademia fino al febbraio del 1971. Per l’Accademia diresse 386 concerti fra il 1933 e il 1982, per lo più con l’orchestra di Santa Cecilia, che condusse in numerose tournées in Italia e soprattutto all’estero. Nella programmazione delle stagioni ceciliane riservò sempre attenzione alle novità e a programmi tematici, scandagliando il repertorio e dedicandosi ampiamente a quello che oggi è definito il Novecento storico. Inoltre dall’anno accademico 1952-53 fino a quello 1971-72 fu titolare della cattedra di alto perfezionamento in direzione d’orchestra, nella stessa Accademia.
Fu direttore principale al teatro Colón di Buenos Aires dal 1960 al 1967 e, negli ultimi anni della carriera, fu direttore artistico al Regio di Torino nel 1970, dal 1972 direttore principale al San Carlo di Napoli; tenne per breve tempo la direzione artistica del teatro Comunale di Genova.
Nel 1970 gli fu conferita la medaglia d’oro del ministero della Pubblica Istruzione ai benemeriti della scuola, della cultura e dell’arte.
Morì a Roma il 1° agosto 1985.
Direttore eclettico, Previtali seppe unire all’oggettività – la sua dote più peculiare – una rara capacità interpretativa; ebbe un ruolo di primo piano nel rinnovamento della cultura musicale italiana, svolgendo un’intensa attività rivolta alla conoscenza della musica d’arte contemporanea sia teatrale sia sinfonica. Negli anni di permanenza a Roma fu chiamato a dirigere molte prime esecuzioni, fra le quali Volo di notte (Firenze, teatro della Pergola, 1940) di Luigi Dallapiccola e Re Hassan (Venezia, La Fenice, 1939) e Le Baccanti (Milano, Scala, 1948) di Giorgio Federico Ghedini.
Compose musiche per orchestra e pagine strumentali e vocali da camera. Nel 1951 pubblicò una breve Guida allo studio della direzione d’orchestra; collaborò a giornali e riviste specializzate con saggi spesso legati alla riscoperta di Ferruccio Busoni. Compositore di un certo rilievo, la sua produzione è oggi quasi dimenticata: ma alcune sue opere godettero all’epoca di una certa notorietà, per esempio Espressioni sinfoniche per orchestra (1941), pagine strumentali e vocali da camera, nonché il balletto Allucinazioni composto nel 1945.
Previtali è oggi ricordato soprattutto come brillante interprete del melodramma italiano – specialmente Verdi – e per l’impegno nell’eseguire la musica di autori contemporanei come Busoni, Ghedini, Dallapiccola, Nino Rota e Renato Parodi. I suoi interessi si estesero anche ai generi strumentali classico-romantici, Mozart, Schumann, Brahms, Čajkovskij tra tanti altri. La biblioteca personale di Previtali è conservata nella Bibliomediateca dell’Accademia nazionale di Santa Cecilia, dove è giunta per lascito degli eredi. Si tratta di quasi 1400 partiture, con netta prevalenza di autori contemporanei, italiani e stranieri, talvolta con indicazioni interpretative che riflettono da vicino il repertorio coltivato da Previtali nel corso di una lunga carriera.
A più di trent’anni dalla morte, la maggior parte delle registrazioni discografiche di Previtali – per lo più realizzate nel secondo periodo della sua carriera artistica – sono tuttora facilmente reperibili nei cataloghi di case come RCA, Gala, Opera d’Oro, Fonit, Urania. Vi fanno spicco Luisa Miller con José Carreras e Katia Ricciarelli per Opera d’Oro, Il trovatore (1957) con Mario Del Monaco e Leyla Gencer per Hardy Classics DVD, e i concerti K 453 e K 488 per pianoforte e orchestra di Mozart con Robert Casadesus per Archipel.
Il catalogo completo del fondo Previtali e la cronologia completa dei concerti da lui diretti si possono consultare nel sito della Bibliomediateca dell’Accademia di Santa Cecilia (http://bibliomediateca.santacecilia.it).
Fonti e Bibl.: C. Schmidl, Supplemento al Dizionario universale dei musicisti, Milano 1938, p. 804; Annuario dell’Accademia di Santa Cecilia, Roma (anni dal 1942 al 1972); P., F., Enciclopedia italiana di scienze lettere e arti, Appendice II, I-Z, Roma 1949, p. 609; A. Della Corte - G.M. Gatti, Dizionario della musica, Torino 19596, p. 492; Enciclopedia dello spettacolo, VIII, Roma 1961, coll. 457 s.; Dizionario enciclopedico universale della musica e dei musicisti. Le biografie, VI, Torino 1988, p. 119; Dizionario degli interpreti musicali (Musica classica e operistica), Torino 1993, p. 433; L. Pinzauti, P., F., in Enciclopedia italiana di scienze lettere e arti, Appendice V, P-SN, Roma 1994, pp. 265 s.; The new Grove dictionary of music and musicians, XX, London-New York 2001, pp. 310 s.; R. Cummings, F. P., con la discografia quasi completa in Allmusic, http:// www.allmusic.com/ artist/fernando-previtali-mn0000590985/ biography (14 gennaio 2016).