GALLEGOS, Fernando
Pittore, nacque a Salamanca verso il 1440; morì circa il 1507. Tra i suoi numerosi dipinti firmati l'opera più importante è un grande altare nella cattedrale di Zamora, in cui sembra ispirato al maestro di Flémalle e a Petrus Christus, del quale, secondo il Passavant, sarebbe stato scolaro. Il più antico documento che lo ricorda è del 1473, quando egli si trovava a Corio per dipingervi quadri d'altare. Nel 1507 terminò la tribuna della cappella dell'università di Salamanca e poco dopo morì. A lui vengono pure attribuiti: un polittico della chiesa di S. Lorenzo a Toro e un altare importante, di cui restano diversi frammenti nella chiesa di Arcenillas. Nella sala capitolare della cattedrale di Salamanca esiste un trittico dedicato a S. Caterina, che sembra un Gallegos autentico; però se pure non fosse di Fernando, ma piuttosto di Francisco G., sarebbe sempre d'un pittore assai simile. Il G. ebbe molti scolari e collaboratori che seppero segnalarsi: un lavoro eseguito col loro aiuto è l'altare di Ciudad Real, di cui restano 25 tavole, ora nella collezione Cook a Richmond: quella rappresentante il Giudizio universale può attribuirsi a lui. Nel Museo del Prado a Madrid esistono 6 tavole attribuite a questo pittore personalissimo della scuola ispano-fiamminga.
Bibl.: A. L. M., in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XIII, Lipsia 1920 (con la bibl. precedente); A. L. Mayer, Historia de la pintura española (edizione spagnola), Barcellona 1928, p. 134 segg.; G.-M. y S. C., Sobre F. S., in Archivo español de arte y arqueologia, III (1927), pp. 349-57; S. C., Tablas de F. G. en Zamora y Salamanca, ibid., V (1929), pp. 279-83.