CALDERÓN, Fernando
Poeta e drammaturgo messicano, nato il 10 luglio 1809 a Guadalajara, morto nel 1845 a Ojo (Caliente). A vent'anni era già avvocato. E già prima, fra i 16 e i 17 anni, aveva composto otto drammi. Aderente al partito liberale federalista, lottò come soldato, contro il governo centralista del presidente Santa Anna, e fu ferito e fatto prigioniero nel 1835. Distrutto il suo partito, il nuovo governo di Zacatecas lo esiliò; per cui si rifugiò a Città di Messico, dove visse due anni e mezzo, fu membro della Academia de San Juan de Letrán, e fece rappresentare con grande successo una sua commedia: A ninguna de las tres, e i suoi drammi: El Torneo, Ana Bolena, e Herman o la Vuelta del Cruzado. Ritornato a Zacatecas, si conquistò fama di poeta efficace, e di abile drammaturgo: i suoi lavori drammatici, d'ispirazione romantica, di argomenti medievali, esotici per il Messico, sono, a giudizio di Menéndez y Pelayo, notevoli per buon gusto e impeto di passione. Il C. ebbe in Zacatecas importanti cariche pubbliche; e aveva soli trentacinque anni quando morì, profondamente rattristato dalla guerra civile.
Opere: Biblioteca de Autores Mexicanos, vol. XL, ed. Agüeros, Messico 1902.