AGNOLETTI, Fernando
Nato a Firenze da Vincenzo il 6 marzo 1875, giovanissimo combatté in Grecia con i volontari garibaldini (1897). Tornato in patria iniziò la carriera di pubblicista, usando talvolta lo pseudonimo di "Calandrino". Lettore d'italiano presso l'università di Glasgow, vi fondò, il 21 genn. 1909, la rivista bilingue La riscossa latina, che durò fino ai primi del 1910. Dopo il suo ritorno a Firenze collaborò a La Voce, per la quale scrisse le sue pagine più fresche, poi raccolte nel volume Dal giardino all'Isonzo, edito dalla rivista nel 1917 (la seconda edizione pubblicata a Firenze nel 1937, a cura del figlio Braccio, contiene un poscritto con cenni biografici sull'autore). Lasciò La Voce per seguire G. Papini, quando questi fondò la rivista Lacerba. Interventista, nel 1915 andò in guerra volontario; poi nel '19 fu tra i primi aderenti del fascio fiorentino, presiedette la sezione fiorentina dell'Associazione combattenti e diresse fogli di ispirazione fascista (Noi; L'Aratro). Coprì in seguito numerose cariche nel partito fascista, per il quale scrisse l'A.B.C. del giovane fascista (Firenze 1931).
Morì a Firenze il 25nov. 1933.
Aveva pubblicato, inoltre, Il bordone della poesia (Firenze 1921), e curato la edizione degli scritti del poeta contadino Giovanni Bellini, caduto in guerra, con il titolo di Arciviaggio (Firenze 1921).
Bibl.: G. Prezzolini, La cultura italiana, Milano 1927, pp. 308-309; Chi è?, Roma 1931, p. 4 (che lo registra come Agnoletti-Fusconi); G. Vecchietti, Scrittore-baionetta, in L'Orto, 3 giugno 1937, pp. 138-143; E. Falqui, A. vent'anni dopo, in Quadrivio, 4 luglio 1937; G. De Robertis, Scrittori del '900, Firenze 1940, pp. 97-101; C. Martini, "La Voce". Storia e bibliografia, Pisa 1956, passim.