FERNÁNDEZ de NAVARRETE, Juan, detto El Mudo
Pittore spagnolo, nato a Logroño (Castiglia) circa il 1526, morto a Toledo il 28 marzo 1679. All'età di tre anni, in conseguenza d'una malattia, divenne muto, donde il soprannome che egli stesso soleva aggiungere alla sua firma sui quadri. Nel 1569 Filippo II lo nominò pittore di corte, dopo avergli fatto dipingere come saggio della sua capacità un Battesimo di Cristo che ora si trova al museo del Prado a Madrid. Un nuovo mondo gli aprì la conoscenza, nei palazzi reali, dei lavori del Tiziano, di cui divenne caldo ammiratore, copiandone molte opere e traendo da questi studî un grande vantaggio, come è provato dalle sue pitture esistenti nell'Escoriale, dove risiedeva abitualmente. Di là si allontanò, dal 1569 al 1571, per andare a dipingere a La Rioja alcuni quadri, una volta custoditi nel monastero geronimiano di La Estrella; poi dimorò per qualche tempo a Madrid, e nel 1575 fece ritorno all'Escoriale. Negli ultimi anni della sua vita fu di un'attività straordinaria e dipinse, tra gli altri quadri, quelli rappresentanti gli Apostoli, che si conservano ancora nella chiesa del monastero reale. L'arte del F. quasi tutta di soggetto religioso, è condita di un realismo veramente spagnolo, non triviale né grottesco.
Bibl.: F. J. de Sigüenza, Descripción del Escorial, Madrid 1605; A. Palomino, El museo pictórico y escala óptica, Madrid 1797, II, pp. 370-372; J. A. Ceán-Bermúdez, Diccionario histórico de los más ilustres profesores de la sbellas artes en España, Madrid 1800, II, pp. 93-111; A. L. Mayer, Geschichte der spanischen Malerei, Lipsia 1913 segg., I, p. 221 segg.; V. von Loga, in Zeitschr. f. bild. Kunst, XXIII (1912), pp. 213 1-14; A. L. M., in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XI, Lipsia 1915 (con bibl.).