LÉGER, Fernand
Pittore francese, nato ad Argentan (Oise) nel febbraio 1881. Nel 1898 si stabilì a Parigi, dove lavorò come disegnatore di architettura e ritoccatore di fotografie. Dal 1901 al 1903 frequentò gli studî liberi di Gérôme e G. Féry alla Scuola di belle arti. Fu in Italia nel 1924, dove lo interessarono particolarmente i mosaici bizantini di Venezia e di Ravenna. Durante la seconda Guerra mondiale riparò negli Stati Uniti, donde è ritornato di recente in Francia.
Il percorso artistico del L. è vario e conseguente. Dal 1910 al 1914, in relazione col cubismo, si esercita in scomposizioni e contrasti di forme attraverso i quali perviene a una sorta di dinamismo emotivo (Deux disques dans la ville, 1919; La ville, 1919, Museo di Philadelphia), che esprime il senso meccanico della vita moderna mediante la combinazione di elementi formali ispirati alle macchine. In questa volontà di dinamismo puro realizza, nel 1924, il film sperimentale Ballet mécanique. Successivamente passa a composizioni statiche (La femme au vase, 1924) che si realizzano appieno in pitture murali monumentali (1925-26). In questo periodo si avvicina al cubismo purista di Ozenfant e Le Corbusier. La rottura dell'equilibrio statico in una sorta di levitazione delle forme nello spazio (Les plongeurs sur fond jaune, 1941-42), l'accoglimento di elementi di gusto surrealista e un nuovo interesse rivolto verso la realtà (Cinq personnages sur fond rouge, 1944) segnano gli ulteriori momenti della sua evoluzione artistica. La pittura semplice e decorativa del L. ha esercitato sensibile influenza sul gusto contemporaneo.
Bibl.: Cahiers d'art, VIII (1933), IX (1934), pp. 99-108, XII (1937), pp. 84-88; R. Huyghe, ecc., Hist. de l'art cont.: la peinture, Parigi 1935 (con bibl.); A.H. Barr Jr., Cubism and Abstract Art, New York 1936 (con bibl.); F. L., Montréal 1945; J. Bazaine, F. L., Parigi 1945; Oeuvres executées aux Étast-Unis, in Cahiers d'art, XX-XXI (1945-46), pp. 372-383.