FERNÁN GONZALEZ
GONZALEZ Conte di Castiglia, vissuto nel sec. X; morto a Burgos nel 970. Sotto il suo governo la Castiglia si rese indipendente dal regno di León, di cui era vassalla, ed esercitò sulla Spagna circonvicina una politica di supremazia. Successo a Nuño Fernández, forse suo fratello, pare che F. G. assumesse il governo tra il 922 e il 923. Alleato di Ramiro II di León, combatté nel 932 contro i Musulmani, con i quali sostenne anche da solo, con varia fortuna, più d'una guerra (954, 960, 965, ecc.). Intervenne nella politica interna di Leon, ora sollecitando alleanze o parentele, ora sostenendo questo o quel pretendente, spesso combattendo apertamente. La sua attività operosa e guerriera, intesa ad affermare l'autonomia della Contea, si circondò presto di un alone di leggenda, e la sua figura fu assunta dalla cronistoria e dalla poesia a simbolo dell'eroismo cristiano e castigliano.
Sulla trama delle poche notizie leggendarie, s'intesse il Poema de Fernán González (ed. a cura di F. Januer, in Bibl. de Aut. Esp., LVII; a cura di C. Carrol Marden, Baltimora 1904). La figura del conte è posta al centro della riconquista cristiana; ma seguendo il particolare clima storico della Spagna e la sua tradizione epica, il poema rappresenta il duplice aspetto di queste lotte, che erano rivolte contro i nemici secolari, i Musulmani, e contro le ostilità di qualche signore cristiano: onde una assidua e insonne vita eroica, che sa dedicarsi con completo sacrificio alla fede, ma non oblia i proprî diritti feudali. L'opera, composta tra il 1250 e il 1271, è dovuta, probabilmente, a un monaco, che conosce i testi sacri, i libri di Gonzalo de Berceo e qualche poema, come il Roman de Alixandre: non è più giullaresca, ma rientra nella poesia colta. Dal Poema molti tratti passarono nella Crónica general e in quella del Cid, mentre nel sec. XV ispirarono qualcuno dei migliori romances, fino alla fioritura drammatica e novellistica, specialmente durante la ripresa romantica.
Bibl.: C. Carrol Marden, An Episode in the Poema de F. G., in Revue hispan., VII (1910), p. 22 segg.; F. Haussen, Sobre el metro del Poema de F. G., in Anales de la Univ. de Chile, CXV (1904), p. 63 segg.; R. Menéndez Pidal, Notas para el Romancero del Conde F. G., in Homenaje a Menéndez y Pelayo, I, Madrid 1899, pp. 429-507; G. Girot, F. G. dans la Chronique Léonaise, in Bull. hispan., XXIII (1921), pp. 1-94.