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Fermat

Enciclopedia della Matematica (2017)
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Fermat


Fermat Pierre de (Beaumont-de-Lomagne, Tarnet-Garonne, 1601 - Castres, Tarn, 1665) matematico francese. Fu uno dei più importanti matematici della prima metà del xvii secolo insieme a Cartesio. Di professione giurista, raggiunse la più alta carica presso la corte penale di Tolosa, dove si trasferì nel 1631, ma per tutta la vita coltivò la passione per la matematica, raggiungendo innovativi risultati in diversi campi anche se raramente pubblicò le sue ricerche. La maggior parte dei suoi risultati ci è infatti pervenuta tramite il fitto carteggio che tenne con la comunità scientifica francese, in particolare con il circolo parigino che faceva capo a M. Mersenne, frequentato da Cartesio e Pascal. L’opera di Fermat può considerarsi di tipo pionieristico: egli partì da problemi classici della matematica greca per affrontarli con le nuove tecniche rese disponibili da Viète e altri. In analisi matematica sviluppò metodi per la determinazione dei massimi e dei minimi di una funzione che anticipavano i metodi differenziali di Newton e Leibniz. In geometria sviluppò il metodo della geometria analitica prima e in modo indipendente da Cartesio, pubblicando in latino Ad locos planos et solidos isagoge (Introduzione ai luoghi piani e solidi, vale a dire rette e coniche), dove esplicitamente fa ricorso a equazioni per descrivere oggetti del piano (ma rispetto a Cartesio, che offre una teoria più avanzata delle equazioni, in Fermat prevale il concetto di costruzione geometrica di curve sulla base della relativa equazione). È inoltre considerato uno dei fondatori della teoria della probabilità che elaborò a partire dall’analisi del gioco d’azzardo. In ottica geometrica ricavò la legge della rifrazione, pubblicata da Cartesio nella Diottrica, a partire da un principio di minimo (il cosiddetto principio di Fermat del tempo minimo per la propagazione dei raggi luminosi). Il settore in cui diede i maggiori contributi fu la teoria dei numeri, dove elaborò molte idee e congetture, alcune delle quali dimostrate (o confutate) successivamente da Eulero. Tra i suoi risultati, il più noto è il cosiddetto ultimo teorema di Fermat, secondo il quale non esistono tre numeri interi che soddisfano l’equazione xn + yn = zn se n è maggiore di 2. Esso fu da lui formulato sul margine di un libro, l’Aritmetica di Diofanto, con queste parole: «È impossibile dividere un cubo in altri due cubi, una quarta potenza o in generale una potenza qualsiasi in due potenze dello stesso valore maggiore del secondo. Dispongo di una dimostrazione davvero mirabile, che non può essere contenuta nella ristrettezza del margine». La dimostrazione di tale teorema, il cui enunciato è relativamente semplice, non risulta in nessuno dei suoi scritti e il teorema resistette a ogni tentativo di dimostrazione per più di tre secoli, fino al 1995, quando fu dimostrato da A.J. Wiles.

Vedi anche
Marin Mersenne Teologo e scienziato (La Soultière, Maine, 1588 - Parigi 1648). Nel 1611 entrò nell'ordine dei minimi; insegnò a Nevers e a Parigi. Fu in contatto con i più noti filosofi, eruditi e scienziati del suo tempo: N.-C. Fabri de Peiresc, R. Descartes, P. Gassendi, P. Fermat, Pascal padre e figlio, Th. Hobbes, ... aritmetica Matematica Parte della matematica che riguarda lo studio dei numeri, in particolare dei numeri interi. Il termine fu usato per la prima volta dai pitagorici, per indicare la scienza astratta dei numeri, contrapposto a λογιστική (logistica), che era invece la parte pratica del calcolo numerico: ma nell’uso ... René Descartes Matematico e filosofo (La Haye-en-Touraine 31 marzo 1596 - Stoccolma 11 febbraio 1650). Nel collegio dei gesuiti di La Flèche, seguì per nove anni (1605-1614) il consueto curriculum delle classi di grammatica, umanità, retorica, filosofia; conseguì quindi a Poitiers il diploma di baccelliere e la licenza ... matematica Insieme delle scienze che studiano in modo ipotetico-deduttivo entità astratte come i numeri e le misure: la m. pura studia i problemi matematici indipendentemente dalla loro utilizzazione pratica; alla m. applicata compete l’elaborazione di strumenti e modelli adatti agli scopi di altre scienze (fisica, ...
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  • ULTIMO TEOREMA DI FERMAT
  • GEOMETRIA ANALITICA
  • ANALISI MATEMATICA
  • TEORIA DEI NUMERI
  • TARNET-GARONNE
Altri risultati per Fermat
  • Fermat, Pierre de
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    Matematico francese (Beaumont-de-Lomagne, Tarn-et-Garonne, 1601 - Castres 1665). Autore di studi sul calcolo delle aree di figure piane, sul calcolo delle probabilità in problemi di giochi d'azzardo e nel campo dell'ottica geometrica, ha legato soprattutto il suo nome a teoremi di teoria dei numeri ...
  • Fermat, Pierre de
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    Luca Dell'Aglio Con il suo 'ultimo teorema' ha impegnato i matematici per oltre tre secoli Fermat contribuì alla nascita di importanti teorie quali il calcolo delle probabilità e la geometria analitica. È noto soprattutto per aver formulato uno dei teoremi più celebri nella storia della matematica, ...
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    Dizionario delle Scienze Fisiche (1996)
    Fermat 〈fermà〉 Pierre de [STF] ( Beaumont de Lomagne 1601 - Castres 1665) Matematico. ◆ [OTT] Principio di F.: fondamentale nell'ottica geometrica, è un principio variazionale secondo il quale un raggio luminoso percorre, fra due punti, il cammino cui corrisponde il minore tempo di propagazione: v. ...
  • FERMAT, Pierre
    Enciclopedia Italiana (1932)
    Matematico, nato a Beaumont de Lomagne il 17 agosto 1601, morto a Castres il 12 gennaio 1665. Il F. è da considerarsi come uno dei più originali matematici di tutti i tempi. Fr. van Schooten lo cita tra Descartes e Roberval al primo posto dei geometri. Figlio di un commerciante di corami, il F. trascorse ...
Vocabolario
variazionale
variazionale agg. [der. di variazione]. – Nel linguaggio scient., relativo a una variazione o a variazioni. Per es., in fisica, induzione v., l’induzione elettromagnetica prodotta da variazioni di un campo magnetico (si contrappone a mozionale,...
problèma
problema problèma s. m. [dal lat. problema -ătis «questione proposta», gr. πρόβλημα -ατος, der. di προβάλλω «mettere avanti, proporre»] (pl. -i). – 1. Ogni quesito di cui si richieda ad altri o a sé stessi la soluzione, partendo di solito...
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