FERGANA (XV, p. 21)
Amministrativamente forma oggi una delle province in cui si suddivide la-Rep. Soc. Sov. dell'Uzbekistan, con una sup. di 7100 km2, e 938.000 ab. (nel 1959). Capol. Fergana (80.000 ab.). Notevole è stata la trasformazione economica di questo paese montano, specie in seguito alle grandi opere per l'irrigazione e per la produzione di energia elettrica: la prima ha trasformato l'agricoltura, la seconda l'industria. Fra le opere più notevoli è il grande canale "Fergana", lungo 270 km, e che riceve le acque da varî corsi d'acqua: Syr Dar′ja, Narin, Kara Dar′ja. Le acque di questo grandioso canale possono irrigare 220.000 ettari di terreno agrario. Si coltivano: riso, frumento, alberi da frutta, viti e soprattutto cotone. La grande diga di sbarramento di Farchad ha d'altra parte permesso la produzione di energia elettrica utile alle molte nuove industrie, che si sono aggiunte a quella tradizionale dei tappeti e dei lavori in cuoio. Le colture di cotone hanno favorito lo sviluppo di industrie tessili; il ritrovamento nel sottosuolo di carbone, petrolio e piombo hanno dato impulso a industrie chimiche, a raffinerie e a industrie metallurgiche. Il capoluogo Fergana è divenuto un importante centro industriale. Fiorente anche la sericoltura; gran parte della produzione in bozzoli, in seterie, in cotonate dell'Uzbekistan proviene dal Fergana.
Bibl.: N. Anissimov, L'Union Soviétique - L'agriculture dans l'URSS, Monaco 1957; Th. Shabad, GEography of the URSS, New York 1951.