MÓRA, Ferenc
Poeta e romanziere ungherese nato nel 1879 a Kiskunfélegyháza, morto nel 1934 a Szeged. Dopo avere compiuto gli studî universitarî a Budapest, visse dal 1902 a Szeged come redattore del giornale Szegedi Napló, e poi come direttore della biblioteca municipale.
Il Móra scrisse poesie epiche e liriche: Az aranyszörü bárány (L'agnello a vello d'oro), 1902; Könnyes könyv (Libro delle lagrime), 1921, eccellenti racconti per la gioventù, e fu attivo anche nel campo della letteratura archeologica e pubblicistica. Ma egli fu veramente grande nei romanzi (Ének a buzamezöröl, Canto del campo di frumento, 1927; Aranykoporsó, 1932) e nelle novelle (Nádi hegedü, 1927; Parasztjaim, I miei contadini, 1935) in cui si rivelò ottimo conoscitore della vita e dell'anima del contadino ungherese.