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KOSSUTH, Ferenc Lajos Ákos

Enciclopedia Italiana (1933)
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KOSSUTH, Ferenc Lajos Ákos (Francesco Luigi Acusio)


Uomo politico ungherese, figlio di Luigi (v. sotto), nato a Pest il 16 novembre 1841. Studiò a Parigi e a Londra, poi andò in Italia, dove rimase, dal 1861 fino al 1894, esplicando intensa attività come ingegnere, prima a Cesena nell'industria mineraria, poi a Napoli specialmente nell'industria ferroviaria. Tornato in Ungheria nel 1895, ed eletto membro del parlamento, assunse ben presto posizione eminente nella vita politica ungherese e fu, dal 1898, il capo del partito dell'indipendenza, il cosiddetto partito Kossuth, avverso al compromesso del'67 e richiedente invece una completa separazione dall'Austria. In tale programma veniva solo mantenuta l'unione personale nel sovrano della famiglia Asburgo: al qual riguardo venne notato come K. avesse abbandonato la pregiudiziale antidinastica. Rimase così all'opposizione fino al 1905, quando ottenuta la maggioranza nelle elezioni e rovesciato il ministero Tisza, entrò a far parte del gabinetto Wekerle come ministro del Commercio. Ma, caduto il ministero Wekerle nel 1910, le elezioni riuscirono sfavorevoli al K., che da allora, già malato d'altronde, si tenne lontano dalla politica attiva, pur accettando, nel 1912, la presidenza d'onore del ricostituito partito dell'indipendenza e pur scrivendo articoli politici nel suo giornale, il Budapest. Morì a Budapest il 25 maggio 1914.

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