Scrittore ungherese (Sződemeter 1790 - Cseke 1838) di vasta e profonda cultura classica e filosofica; scrisse delicate liriche romantiche, tinte di pessimismo, e saggi critici. Il suo Hymnus (1832), musicato da F. Erkel, divenne l'inno nazionale degli Ungheresi; la sua Parainesis (1837), sui doveri dell'uomo, rivela un elevato senso morale. La raccolta delle sue opere (Minden Munkai), in 6 voll., fu pubblicata nel 1840-48.