FERECIDE (Φερεκύδης, Pherecydes) di Atene
Mitografo greco, la cui personalità è nascosta dalle continue confusioni fatte dagli antichi con gli omonimi F. di Siro (v.) e F. di Lero (v.), le prime più facilmente eliminabili, mentre le seconde non possono ancora dirsi del tutto eliminate. È recente la dimostrazione che l'età a cui Suida attribuisce F. di Lero, il periodo delle guerre persiane, va invece riferita approssimativamente a F. Ateniese, il quale dovette appunto vivere intorno al 450 a. C.: anche il dialetto ionico, per uno scrittore ateniese, non si spiega che con queita cronologia. Sotto il nome di F. va un'ampia esposizione di miti greci (‛Ιστορίαι, secondo altri Θεογονίαι) disposti in ordine genealogico.
L'opera è un diligente catalogo di uno scrittore non ancora tocco da correnti sofistiche o comunque razionalistiche. Il Wilamowitz ha creduto di poter dimostrare che quest'opera è apocrifa e rappresenta un conglomerato di racconti attribuiti dai grammatici alessandrini al nostro F.; ma la sua tesi non ha avuto favorevoli accoglienze. Si ritengono invece comunemente apocrife due opere, Autoctoni (una storia mitica di Atene) ed Esortazioni in versi, di cui conosciamo i titoli da Suida, che ignora l'opera maggiore di F. o forse meglio l'attribuisce a Ferecide di Siro, precisamente perché queste due opere apocrife costringevano a riferire F. a un'età più antica e a crederlo anteriore a F. di Siro. Ottima raccolta di frammenti commentata in F. Jacoby, Die Fragmente der griechischen Historiker, I, Berlino 1923, pp. 58 segg.
Bibl.: C. Lütke, Pherecydea, Gottinga 1893; U. v. Wilamowitz-Moellendorff, in Sitzungsberichte d. Preuss. Akad., 1926, pp. 125 segg.; Schmid-Stählin, Gesch. der griech. Literatur, I, i, Monaco 1929, p. 710 segg.; A. Momigliano, Per l'età di Ferecide Ateniese, in Athenaeum, 1932.