TARGETTI, Ferdinando
– Nacque a Firenze il 15 dicembre 1881 da Lodovico e da Gioconda Matucci.
Figlio di un grande industriale laniero che aveva uno stabilimento a Prato (il fratello maggiore di Ferdinando, Raimondo, fu sindaco della città dal 1900 al 1901e successivamente fu presidente della Confindustria: v. la voce in questo Dizionario), mostrò subito insofferenza per le idee e per i valori tipici dell’alta borghesia e nel 1899 si iscrisse al Partito socialista italiano (PSI). Nel 1904 sposò Clary Nardi; la coppia, legatissima, non ebbe figli. Nel 1905 Targetti conseguì la laurea in giurisprudenza e si dedicò poi alla libera professione. Nel 1908 fu eletto consigliere comunale di Prato e quattro anni dopo, quando i socialisti conquistarono per la prima volta il Comune, divenne sindaco della città. Dopo le amministrative del 1914, che videro a Prato il successo dei moderati, tornò in Consiglio come esponente della minoranza. Poco prima era stato eletto consigliere provinciale per il mandamento di Santa Maria Novella e consigliere comunale di Firenze.
Alle elezioni politiche del 1919 fu eletto deputato con più di 7000 voti. Alle amministrative del 1920 i socialisti ottennero nuovamente la maggioranza a Prato: rieletto consigliere, fu nominato assessore alle finanze e agli affari legali; rifiutatosi di dare le dimissioni, nonostante le minacce in tal senso da parte degli squadristi, conservò tale incarico fino al gennaio del 1922, quando la giunta venne rovesciata dai fascisti.
Espulso nello stesso anno dal PSI, con gli altri ‘destri’ e con i ‘centristi’, fu tra i fondatori del Partito socialista unitario (PSU), della cui direzione entrò a far parte. Nel 1925, dopo lo scioglimento del PSU, i riformisti rifondarono il Partito sotto il nome di Partito socialista dei lavoratori italiani, cui anche Targetti aderì.
Scampato alla morte solo perché fuori città in occasione della ‘notte di San Bartolomeo fiorentina’ (3-4 ottobre 1925), dovette trasferirsi a Milano. Riparato in Svizzera dopo l’armistizio (8 settembre 1943), continuò a battersi contro il regime tenendo conferenze, raccogliendo fondi destinati a sostenere l’attività antifascista in Italia ed esplicando un’intensa attività pubblicistica.
Nel 1946 fu eletto consigliere comunale di Milano e deputato all’Assemblea costituente nelle liste del PSI. Alla Costituente, di cui divenne vicepresidente, fece parte della Commissione dei 75, investita del compito di preparare il progetto della Costituzione.
Il 18 aprile 1948 fu eletto deputato nelle liste del Fronte democratico popolare e in seguito fu scelto come uno dei quattro vicepresidenti della Camera.
Alle elezioni del 1963 non ripresentò la sua candidatura. Esponente di un gruppo della sinistra socialista molto legato ai temi dell’unità con il Partito comunista italiano e della solidarietà con l’Unione Sovietica, Targetti rifiutò l’esperienza del centrosinistra e nel 1964 fu tra i fondatori del Partito socialista italiano di unità proletaria (PSIUP), il cui convegno costitutivo lo elesse nel Consiglio nazionale che guidò il Partito fino al primo congresso. Candidato di bandiera del PSIUP a Prato in occasione delle elezioni amministrative del 1964, fu eletto consigliere comunale, ma si dimise prima della riunione del nuovo Consiglio.
Morì a Milano il 6 luglio 1968.
Opere. L’indagine inquisitoria pei reati della stampa periodica nel diritto vigente e nella giurisprudenza, s.l. s.d.; Su i reati della stampa periodica, Roma 1907; La frode sulla qualità e sulla quantità della cosa in commercio, Milano [1910]; Critica delle modificazioni della Commissione parlamentare al progetto Orlando sulla diffamazione, Milano 1911; Ancora sulla sussistenza della truffa nel non aver da pagare il conto al trattore, Milano [1911]; Le questioni subordinate nei giudizi d’assise, Milano 1913; Per l’unità proletaria, Milano 1945; Osservazioni e proposte sul progetto di Costituzione, [Roma 1947]; Osservazioni e proposte sulla legge per l’elezione del Senato della Repubblica, [Roma 1948].
Fonti e Bibl.: Roma, Archivio centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Direzione generale di pubblica sicurezza, Divisione affari generali e riservati, Casellario politico centrale, Fascicoli personali, b. 5031, f. Targetti Ferdinando fu Lodovico; Camera dei deputati, Portale storico, http://storia. camera.it/deputato/ferdinando-targetti-18821215.
F. T., Roma 1969; R. Cantagalli, Storia del fascismo fiorentino, 1919-1925, Firenze 1972, ad ind.; A. Landuyt, Le sinistre e l’Aventino, Milano 1973, ad ind.; R. Degl’Innocenti Mazzamuto, Le lotte sociali e le origini del fascismo a Prato, 1919-1922, Prato 1974, ad ind.; C. Ferri, La Valle rossa. Cronache del movimento operaio, dell’antifascismo e della Resistenza nella Valle del Bisenzio, Vaiano 1975, ad ind.; N. Capitini Maccabruni, T., F., in Il movimento operaio italiano. Dizionario biografico, 1853-1943, V, T-Z, Roma 1978, pp. 3-6; S. Miniati, PSIUP, 1964-1972. Vita e morte di un partito, Roma 1981, ad ind.; C. Musso, Diplomazia partigiana. Gli alleati, i rifugiati italiani e la delegazione del Clnai in Svizzera, 1943-1945, Milano 1983, ad ind.; C. Caponi, Il rosso e il nero. Vite parallele dei fratelli Targetti, in Prato storia e arte, XXVII (1986), 69, pp. 30-35; S. Caretti - M. Degl’Innocenti, Il socialismo in Firenze e provincia, 1871-1961, Pisa 1987, ad ind.; M. Giovana, T., F., in Enciclopedia dell’antifascismo e della Resistenza, VI, T-Z, e Appendice, [Bergamo-Milano] 1989, pp. 23 s.; G. Limiti, F. T., in Il parlamento italiano, 1861-1988, XIV, 1946-1947. Repubblica e Costituzione. Dalla luogotenenza di Umberto alla presidenza De Nicola, Milano 1989, pp. 395 s.; R. Broggini, Terra d’asilo. I rifugiati italiani in Svizzera, 1943-1945, Bologna 1993, ad ind.; A. Affortunati, Sotto la rossa bandiera. Profili di dirigenti del movimento operaio pratese, Prato 1996, pp. 77-96; Id., F. T. alla Costituente, in Prato storia e arte, XXXVIII (1997), pp. 85-91; Spiriti liberi in Svizzera: la presenza di fuorusciti italiani nella Confederazione negli anni del fascismo e del nazismo, 1922-1945, Firenze 2006, ad ind.; A. Landuyt, F. T., in I deputati toscani all’Assemblea costituente, a cura di P.L. Ballini, [Firenze] 2008, pp. 516-527.