GRIBAUDI, Ferdinando
Geografo, figlio di Piero (v. App. II, 1, p. 793), nato a Torino il 26 novembre 1902, ivi morto il 5 gennaio 1971. Coprì dapprima (dal dicembre 1935) la cattedra di geografia della facoltà di magistero di Torino, per passare quindi alla facoltà di economia e commercio, come successore del padre. Buon conoscitore di diverse lingue, ha viaggiato a lungo in paesi europei e dell'America latina. Ha ricoperto (dal 1964 fino alla morte) la carica di vicepresidente dell'Unione geografica internazionale; è stato anche (per breve tempo, dal novembre 1969) presidente della Società geografica italiana. Dotato a un tempo di cultura naturalistica e umanistica, ha spaziato nel campo della geografia con ricerche relative a regioni e a campi diversi, avendo sempre chiaro il concetto dell'unità del paesaggio e dell'inscindibilità delle reciproche influenze della natura e dell'uomo. Sagace organizzatore di congressi, convegni, riunioni ed escursioni, ha rappresentato la geografia italiana in numerosi consessi nazionali e internazionali.
Opere principali: Il Piemonte nell'antichità classica. Saggio di corografia storica, 1928; Ambiente fisiogeografico ed ampiezza della proprietà terriera, con particolare riguardo all'Italia. Saggio di geografia agraria, 1938; Nelle Isole Ionie. Appunti di viaggio. Corfù. Cefalonia in Boll. Soc. Geogr., 1944 e 1946; Piemonte e Val d'Aosta, 1960; Italia geoeconomica, 1969; Memoria illustrativa della carta dell'utilizzazione del suolo del Piemonte e Valle d'Aosta, 1971.
Bibl.: G. Merlini, in Boll. Soc. Geogr., 1971, pp. 1-30 (con elenco dei suoi scritti); C. Della Valle, in La Geografia nelle scuole, 1970, pp. 95-103.